Biella, mille immigrati in più in cinque anni
Ma non bastano a riequilibrare le sorti del Biellese. «Più strategie integrate»
Il IV Rapporto 2024 di OsservaBiella della Fondazione Crb appena messo online (150 indicatori, https://www.osservabiella.it/) certifica un territorio dove l’inverno demografico non solo viene confermato (a parte qualche barlume di speranza che viene da un leggero incremento di migranti saliti dal 2019 ad oggi da 9.871 a 10.847, pari al 6% della popolazione, in Italia è il 10%), ma non inverte la congiuntura che ci vede precipitare agli ultimi posti per età media della popolazione (superati i 50,1 anni, quando in Italia è a 46,6), per numero di anziani e per invecchiamento. Dati che anche gli scenari di futuro (Istat), come avemmo a ricordare il 30 maggio scorso, non vengono smentiti nelle proiezioni al 2030 e al 2040.
A Biella mille immigrati in cinque anni
E quest’anno, dopo quello sugli anziani del 2023, l’approfondi - mento quali-quantitativo di Crb e OsservaBiella è proprio dedicato all’immigrazione, alle dimensioni e alle prospettive nel Biellese con un convegno che si terrà sabato al Gromo Losa partendo dai dati nella tabella sopra. Nel Biellese si osserva una diminuzione della popolazione da 175.341 nel 2019 a 168.707 nel 2024 con una distribuzione di genere nella tendenza simile all’Italia e al Piemonte con una maggiore presenza femminile: gli uomini dal 48,07% del 2019 sono passati, nel 2024, al 48,38%, mentre le donne dal 51,93% al 51,62%. In riferimento alla popolazione straniera, a livello nazionale, il numero di cittadini residenti è aumentato da 4.996.158 nel 2019 a 5.307.598 nel 2024 sempre intorno al 9% del totale. «Questo aumento del numero assoluto di stranieri, associato a una percentuale stabile - spiega OsservaBiella - indica una crescita proporzionale della popolazione straniera rispetto alla popolazione totale italiana». In Piemonte da 411.083 nel 2019 gli stranieri sini aumentati a 433.397 nel 2024 (incidenza dal 9.5% al 10%). «Nella Provincia di Biella - chiarisce OsservaBiella -, il numero di cittadini stranieri residenti è diminuito leggermente tra il 2019 e il 2021, per poi aumentare costantemente fino al 2024, passando da 9.871 nel 2019 a 10.847 nel 2024. L’incidenza percentuale sul totale della popolazione provinciale è aumentata dal 5,63% al 6%, mentre la percentuale sul totale della popolazione straniera residente in Italia è rimasta costante intorno allo 0,19-0,20%». Pur tuttavia il Biellese va in rincorsa: registra infatti 6,4 stranieri ogni 100 abitanti residenti contro i 10,2 in Piemonte e i 9 in Italia.
Una crescita della popolazione straniera
L’incremento comunque registrato - spiega OsservaBiella - evidenzia una crescita relativa della popolazione straniera nella Provincia, che potrebbe essere dovuta a una maggiore attrattività del territorio o a dinamiche migratorie specifiche». Peraltro gli iscritti con cittadinanza straniera alle scuole sono diminuiti: passano da 1.690 (7,99% sul totale) nel 2018-19 a 1.533 (8,01%) nel ‘22-‘23 su una massa di studenti di biellesi di 19.143. E i servizi socio-sanitari denunciano una maggior marginalità e disagio della popolazione straniera (detenuti, dormitorio, emporio solidale hanno percentuali di accesso tra il 55% e il 65% di stranieri). Contestualmente ha avuto u n’impennata l’attività dei Centri informazione sulla salute degli immigrati che nel 2023 hanno seguito 2.426 pazienti (601 nel 2022): dunque un bisogno più elevato.
I contribuenti nati all’estero sono 10.936
L’unica cosa certa (ultimo report della Fondazione Leone) è che i contribuenti nati all’estero residenti nel Biellese sono 10.936 pari all’8,2% dei contribuenti stessi, hanno un reddito medio di 16.470 Euro (8.110 Euro in meno della media dei contribuenti italiani), ma versano 2.920 Euro di Irpef media per un totale di Irpef versata nelle casse dello Stato di 23 milioni di Euro. Dunque, un aiuto non indifferente a riequilibrare i conti del welfare. Per chiudere, la valutazione generale di OsservaBiella sul futuro è questa: «Questi dati demografici evidenziano la necessità di affrontare le sfide dell’invecchia - mento della popolazione, del calo delle nascite e dell’aumento della popolazione straniera. È essenziale sviluppare strategie integrate che promuovano la natalità, supportino le famiglie, incentivino l’invecchiamento attivo e contrastino le conseguenze della perdita dell’autonomia nella popolazione longeva».
Roberto Azzoni