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Arriva il bollino "Family friendly": finanziamenti ai comuni che investiranno sulla famiglia

Si tratta di una certificazione ufficiale che verrà rilasciata a seguito di uno specifico percorso, che comprende l’adozione di un Piano famiglia, cui i Comuni beneficiari potranno destinare parte delle risorse assegnate dalla Regione.

Arriva il bollino "Family friendly": finanziamenti ai comuni che investiranno sulla famiglia
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Presentato oggi a Torino ai Comuni piemontesi il bando, che riguarda i centri con più di 20mila abitanti e che scadrà a fine marzo: «Un passo fondamentale, che ribadisce l’importanza dei nuclei famigliari. Ho già parlato con il sindaco di Biella, Claudio Corradino, che ha da subito dimostrato grande interesse per l’iniziativa: sono certa che la mia città presenterà un progetto innovativo ed efficace, capace di far crescere il Capoluogo e di rappresentare un esempio virtuoso per tutto il Piemonte».

Arriva il bollino "Family friendly"

La Regione Piemonte è, a tutti gli effetti una regione «family friendly». Ed elargirà finanziamenti - e un bollino ufficiale - ai Comuni che sceglieranno di investire nelle politiche per la Famiglia. L’iniziativa, che oggi è stata presentata in Sala Viglione, nella sede del Consiglio Regionale del Piemonte, è stata fortemente voluta dall’assessore regionale alla Famiglia, Chiara Caucino, che ha intessuto una stretta collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento per mutuare le migliori pratiche ed esportarle in terra sabauda.

Dalle idee ai fatti

E così dal progetto si è passati alla delibera, che ha istituito l’iniziativa e, oggi all’azione, con la presentazione del bando. L’investimento complessivo è di 220mila euro e il massimo finanziabile per ogni progetto è di 27.500 euro, fino ad esaurimento delle risorse. E’ però previsto, nell’ottica del lavoro in sinergia anche dal punto di vista delle risorse, un co-finanziamento comunale del 10 per cento da parte dei Comuni che intendano avviare il un percorso finalizzato all’acquisizione della certificazione.

Ma di cosa si tratta?

Si tratta di una certificazione ufficiale che verrà rilasciata a seguito di uno specifico percorso, che comprende l’adozione di un Piano famiglia, cui i Comuni beneficiari potranno destinare parte delle risorse assegnate dalla Regione.

Le istanze proposte dovranno prevedere un sintetico programma di interventi, da concretizzare e sviluppare nella stesura del rispettivo piano, indicati nel bando.

Gli interventi previsti dovranno essere formulati e contestualizzati a partire da una attenta mappatura dei fabbisogni delle famiglie del proprio territorio, con indicazione di massima delle aree di azione previste, con il pieno coinvolgimento delle organizzazioni di terzo settore, dell’associazionismo giovanile, nonché delle famiglie stesse assicurando particolare attenzione alle famiglie con figli nella fascia d’età 0-6 anni.

Per favorire la tendenziale copertura di tutto il territorio regionale, si provvederà a finanziare almeno un progetto per ciascuna provincia del Piemonte, purché ammissibili e con punteggio minimo previsto e una popolazione di almeno 20mila abitanti (sono 33 centri, tra cui Biella).

Il piano famiglia

Il piano famiglia sarà biennale e dovrà essere attuato, nei due anni, nella misura minima dell’80 per cento.

Le richieste dovranno essere presentate via PEC, entro le 12 del 30 marzo.

Il bando con la relativa modulistica, sarà consultabile sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte e sul sito internet della Regione Piemonte, al seguente indirizzo:
http://www.regione.piemonte.it/bandipiemonte

Spiega l’assessore regionale alle Politiche per la Famiglia, Chiara Caucino: «Quello che presentiamo oggi ai Comuni piemontesi rappresenta una vera e propria pietra miliare per il sostegno ai nuclei famigliari ed è frutto di un lungo e attendo studio delle best pratices in uso con successo nella Provincia Autonoma di Trento, parendo dal presupposto che, nella mia visione e nella visione di questa giunta, la famiglia è il cardine della nostra società e deve essere valorizzata e sostenuta con ogni mezzo possibile. Ho già parlato con il sindaco di Biella, Claudio Corradino che ha subito dimostrato interesse per l’iniziativa: sono certa che la mia città presenterà un progetto innovativo ed efficace, che rappresenterà un esempio virtuoso per tutto il Piemonte».

«Anche perché i Comuni che otterranno la certificazione - prosegue l’assessore -  avranno grandi vantaggi in vari settori: attrattività, aumentando interesse e popolazione, produttività, puntando sul welfare aziendale e invogliando le aziende ad investire sul territorio e maggiore natalità». Per Caucino, «Investire sulla famiglia, per noi e per i Comuni, significa investire sul futuro e per questo sono certa che questa iniziativa avrà successo e che potrà in futuro essere implementata con ulteriori azioni sempre orientate a sostenere i nuclei famigliari nel suo insieme, favorendo, ad esempio, le mamme lavoratrici, istituendo processi che permettano di conciliare la vita lavorativa senza compromettere l’unità e il funzionamento dell’antico, ma sempre più attuale, “focolare” domestico. Sono certa che Biella saprà essere un modello per tutto il territorio piemontese».

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