il leader di Fdi

Andrea Delmastro all'attacco: "Cospito influencer della sinistra" e "Fricano ficca 57 coltellate alla fidanzata e lo liberano perché ingrassato"

"L'Italia è quel paese strano dove quando sei indagato o imputato sei un mostro, poi quando diventi condannato ti si aprono le porte di quel sinistro perdonismo"

Andrea Delmastro all'attacco: "Cospito influencer della sinistra" e "Fricano ficca 57 coltellate alla fidanzata e lo liberano perché ingrassato"
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Andrea Delmastro delle Vedove, il sottosegretario biellese alla giustizia per il quale il gip di Roma ha disposto il rinvio a giudizio per rivelazione di notizie coperte dal segreto non arretra e parte al contrattacco. Nel corso di un incontro di Fratelli d'Italia in Valle d'Aosta è partito al contrattacco contro il Pd e "una parte della magistratura"

Le dichiarazioni del Sottosegretario Andre Delmastro in Val d'Aosta

"L'Italia è quel paese strano dove quando sei indagato o imputato sei un mostro, sbattuto sui giornali, ti possono portare in cella senza passare dal via, senza che tu sappia neanche perché - ha detto Delmastro - Poi quando finalmente diventi condannato ti si aprono le porte di quel sinistro perdonismo, per cui lo stesso Cospito diventa l'influencer della sinistra, a cui vanno come se fosse la Mecca. Oppure, per parlare di temi che non mi riguardano personalmente, tal Fricano che ficca 57 coltellate alla sua fidanzata e viene liberato perché è ingrassato". Così il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, in un incontro di Fratelli d'Italia Vda".

E ha aggiunto: “Vi è un segmento, non l'intera magistratura, di magistrati organizzati che hanno una precisa visione politica del mondo e che a volte quella precisa visione politica del mondo influisce sulle loro scelte giuridico-professionali".

«La riforma del Consiglio superiore della magistratura, che prevede di “spezzare le reni” al correntismo cancerogeno che lede anche l’onorabilità della magistratura - avrebbe detto secondo Open Delmastro - fa sì che per evitare di assistere al triste spettacolo a cui abbiamo assistito nella lettura del libro di Palamara sia necessario in maniera radicale intervenire con meccanismi di sorteggio. Perché solo con il sorteggio io impedirò che si formino correnti all’interno delle quali viga la legge non del merito ma delle affiliazioni per mandare in quella procura magari un giudice che si confida, o un pubblico ministero che si confida con un altro, e dice, per non parlare del sottoscritto: “Eh, lo sappiamo bene che Salvini giù in Sicilia non ha commesso nulla quando tentava di fermare l’immigrazione clandestina, ma noi lo dobbiamo mandare a processo lo stesso”. È inaccettabile»

Andrea Delmastro
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