lettera amara

Altri supermercati a Biella, Confesercenti dice basta: "Così solo danni a commercio locale"

L'ipotesi di ulteriori tre strutture commerciali in città, che comprendono anche la grande distribuzione, non piace all'associazione di categoria

Altri supermercati a Biella, Confesercenti dice basta: "Così solo danni a commercio locale"
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Altri supermercati a Biella, Confesercenti dice basta: "Così solo danni a commercio locale"

"Da qualche tempo l’Amministrazione Comunale di Biella sta compiendo scelte che il comparto commerciale cittadino stenta a comprendere (e a credere)".

Inizia con parole di amarezza la lettera inviata ai giornali dal presidente di Confesercenti Biella, Angelo Sacco, in merito alla delibera del Consiglio comunale di qualche mese fa, con la quale si è autorizzata la realizzazione di un nuovo centro commerciale nell’area delle ex Pettinature Riunite, che "non ha minimamente tenuto conto delle tante illustri osservazioni (tra le quali anche la nota di Confesercenti del Biellese) che evidenziavano come tale intervento fosse esattamente ciò di cui Biella non avesse bisogno".

"Un quadro di sconcerto"

La proposta di un nuovo supermercato nell’area degli Ex Rivetti, sempre sulla via Carso, la previsione di una grande struttura commerciale all’entrata della città, al confine con Gaglianico, e infine un nuovo insediamento, sempre di grande distribuzione a Chiavazza, completano, secondo Sacco, "il quadro di sconcerto".

"Le motivazioni addotte dal Sindaco, dall’Assessore al commercio e dai consiglieri di maggioranza più attivi nel merito per spiegare la "visione" che starebbe dietro questi interventi sono sempre le stesse, di dubbia efficacia dialettica: le aree sono al degrado, qualsiasi investimento che le recuperi è un "bene" per la città, il ricavato delle varie operazioni sarà una grande risorsa per la città ed il suo non roseo, bilancio comunale (affermazione del Sindaco fatta in presenza di tutte le associazioni di categoria, dell’ordine dei geometri, architetti e ingegneri).

Confesercenti del Biellese non può oltremodo annuire alla narrazione edulcorata di queste modifiche radicali agli assetti cittadini, che, come detto, non hanno tenuto conto di alcun parere tra i tanti pervenuti dagli illustri osservatori esterni (tutti molto scettici, quando non trancianti) così come del nostro contributo all'analisi. La Via Milano è cosparsa di esercizi di vicinato già provati dalle attuali e passate circostanze, e oltremodo servita dalla grande distribuzione. Un ennesimo punto vendita nella zona indicata, il cui "degrado" sarebbe quanto meno da motivare (è verde), sortirebbe gli stessi devastanti effetti che sortirà il suo gemello di via Carso, di prossima apertura: altri punti nella classifica delle località incapaci di visione. Le scelte che oggi penalizzano gli esercenti domani penalizzeranno la città che si presenterà al futuro senza niente di concreto in mano".

Mille imprese faticano a restare aperte

Sacco ricorda che oggi "oltre mille imprese del territorio, ogni giorno, faticano ad alzare la serranda. È giunto il tempo che la politica guardi al futuro sfruttando tutte le possibilità finanziarie che esistono. Ma l’Amministrazione della Città di Biella ha perso ulteriori occasioni.

La Regione avrebbe infatti finanziato all'80% progetti sul commercio assegnando fino a 250.000 euro, ma la nostra amministrazione non ha avuto la capacità e la volontà di inserire il massimo possibile in una macchina che lo avrebbe quintuplicato. Sappiamo quanto la nostra amata Biella avrebbe bisogno di far rivivere il centro cittadino, di riportare valore nei quartieri e di risolvere quel "degrado" da dentro le sue mura.

Non basta la propaganda sul grande valore che il commercio avrebbe nella assunzione delle decisioni; all'alba del quarto anno dell'attuale mandato amministrativo, stiamo già valutando che le scelte sbagliate, adottate e in fase di adozione, creeranno danni ingenti al nostro commercio biellese".

"Ci vuole buon senso"

Infine Confesercenti "confida quindi nel buon senso che a fatica sta emergendo all’interno del Consiglio Comunale per guardare con profondità alle sfide che le nostre imprese e la nostra comunità tutta stanno affrontando. Non è mai troppo tardi".

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