Il racconto

All'Emporio solidale dove i poveri fanno la spesa gratis

Una mattina di gennaio in via Orfanotrofio a Biella

All'Emporio solidale dove i poveri fanno la spesa gratis
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La fabbrica della solidarietà si mette in moto presto al mattino. Anche i poveri - 15mila contati dal servizi sociali nel Biellese - mangiano e qui in via Orfanotrofio 18 a Biella, dove un tempo c’era uno degli ingressi del monastero di Santa Caterina, la catena umana dei volontari dalle 8 in avanti è qui per preparare le borse che dopo mezzogiorno la pletora di indigenti ed emarginati verrà a ritirare. Alle 10 di una fredda mattina di metà gennaio sono già fuori che aspettano. Entrano dal voltone e si mettono seduti nel cortile. In attesa.

Il racconto

Appena sulla destra dell’ingresso c’è una porticina che apre un mondo. C’è un corridoio occupato su un lato da un tavolo con i foglietti del borderò di giornata che servono a volontari e volontarie per preparare i pacchi-spesa. A sovrintendere i lavori c’è Carla Camatel, 74 anni, che dopo 40 anni di attività amministrativa in un’impresa edile si è presa questo fardello sulle spalle. "Era il 2008 - racconta mentre con la coda nell’occhio non perde un movimento - e io facevo la volontaria alla mensa Caritas. La pressione del bisogno cresceva e con don Giovanni Perini ci siamo inventati questa storia delle borse della spesa. Doveva essere un’attività momentanea e invece siamo ancora qui".

Racconto completo e approfondimenti in edicola oggi, lunedì 20 gennaio, su Eco di Biella.

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