L'indagine

All System, aumento degli stipendi di +38%: stop al controllo

Revocato il commissariamento da parte della Procura al colosso della sicurezza dopo le accuse di caporalato

All System, aumento degli stipendi di +38%: stop al controllo
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Il pubblico ministero di Milano, Paolo Storari, ha revocato martedì mattina il controllo giudiziario sulla All System Spa, la società di vigilanza, con la sua sede principale a Verrone, che ha tra i tanti appalti il Palazzo di giustizia di Milano, la Procura di Busto Arsizio e realtà come Leonardo, Sogin, Gruppo Iva Enel, Inps, Eni, Regione Piemonte, Saipem, oltre che l'Università Cattolica.

La revoca del commissariamento

La revoca è stata attuata in seguito alla decisione dell'azienda - nel mirino di un’indagine per caporalato - di alzare le buste paga del 38 per cento. La paga base da 5,3 euro lordi l'ora, ritenuta "sotto la soglia di povertà" e contraria all'articolo 36 della Costituzione («Esistenza libera e dignitosa»), sarà aumentata a 1.250 euro lordi dal 1° gennaio 2024 fino ai 1.380 dal 1° aprile 2026. Ne beneficeranno 194 dipendenti diretti, 41 somministrati dall'Agenzia E-Work e 35 forniti da appaltatori. Il nuovo regime varrà anche per i neo-assunti "senza riduzioni nei primi sei mesi di impiego", si legge nella lunga interlocuzione avuta in settimana fra il legale dell'azienda e il presidente del cda, Vincenzo Serrani, l’avvocato Alessandro Argento di Torino, l'amministratore giudiziario, Franco Lagro, il pm milanese e il Gip Domenico Santoro.

Servizio completo in edicola oggi, giovedì 9 novembre, su Eco di Biella.

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