Al monastero buddista di Graglia la benedizione ai morti
I partecipanti hanno ricordato in un clima sereno i parenti e gli amici scomparsi, che hanno ricevuto due benedizioni, secondo le tradizioni buddhista giapponese e buddhista tibetana.
Si è svolta domenica al Monastero Buddhista di Graglia Santuario la cerimonia giapponese dell’Obon, in onore dei defunti.
La benedizione ai morti
I partecipanti hanno ricordato in un clima sereno i parenti e gli amici scomparsi, che hanno ricevuto due benedizioni, secondo le tradizioni buddhista giapponese e buddhista tibetana. Anche i cani, i gatti e gli altri animali che sono stati parte integrante delle famiglie sono stati ricordati. Secondo il Rev. Shoryo Tarabini Shonin, del Tempio Renkoji di Cereseto (AL), “Nella tradizione giapponese il rapporto con il fine vita è vissuto con grande gioia e convivialità: le famiglie attendono tutto l’anno di festeggiare il proprio ricongiungimento spirituale con i cari trapassati.”
La guida spirituale
Il Ven. Lama Paljin Tulku Rinpoce, guida spirituale del Monastero e padrone di casa, ha dichiarato “L’Obon giapponese, pur appartenendo ad una tradizione spirituale diversa da quella buddhista tibetana, ha molto da insegnarci e la soddisfazione dei presenti oggi ce lo ha dimostrato. L’appuntamento dunque è per il prossimo anno con il rinnovo di questa festa destinata a diventare un incontro tradizionale al Monastero Samten Ling.”