il caso

Acqua, l’emergenza si avvicina

Emesse la prime ordinanze anti spreco. I vasconi riempiti quotidianamente da Cordar.

Acqua, l’emergenza si avvicina
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La scarsità di piogge e l’assenza di nevicate copiose stanno creando non pochi problemi a livello idrico.

Acqua, l’emergenza si avvicina

Le amministrazioni comunali, grazie alla collaborazione di Cordar, la società che gestisce il servizio idrico, stanno correndo ai ripari. Le prime ordinanze – con specifiche richieste di utilizzo dell’acqua solo per l’uso domestico indispensabile - sono già state emesse.

Ordinanze

Il primo a muoversi verso questa direzione è stato il sindaco di Coggiola, Paolo Setti. «A Coggiola – racconta ad Eco – la situazione è parecchio problematica, in particolar modo per quanto riguarda le frazioni di Rivò e Viera, che distano cinque chilometri al di sopra del centro paese. La situazione idrica è emergenziale dallo scorso maggio. A Viera in particolare è stata emessa un’ordinanza di utilizzo d’acqua potabile per soli fini alimentari e igienici. Le cause sono quelle che tutti conosciamo: mancanza di precipitazioni, con un inverno caratterizzato da poca neve e piogge scarse, una primavera più secca del solito e un’estate altrettanto preoccupante. Cordar ha fatto tutti gli sforzi possibili e immaginabili per ovviare al problema di scarsità idrica, individuando una nuova fonte in Regione Piane, che ha aiutato a migliorare la situazione, ma che purtroppo non è stata sufficiente per risolvere la crisi idrica. Noi oggi ci riforniamo grazie ad un’autobotte al giorno. Intanto stiamo mantenendo un continuo dialogo con l’ente gestore per individuare nuove fonti di captazione ed eventuali perdite».

 

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