l'oro di graglia

Acqua Lauretana seconda "liscia" più buona d'Italia per il Gambero Rosso

Al primo posto della classifica la San Bernardo, mentre tra le effervescenti naturali primeggiano le romane Clavdia ed Egeria

Acqua Lauretana seconda "liscia" più buona d'Italia per il Gambero Rosso
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La guida del Gambero Rosso ha pubblicato in questi giorni (su Eco di Biella in edicola l'anticipazione) un dettagliato report che mette in classifica le migliori acque minerali (sia liscie che effervescenti naturali) valutandole per gusto, leggerezza e armonia. Tra le lisce si piazza al secondo posto, con una valutazione di 90/100 la biellese Lauretana.

Lauretana seconda solo alla San Bernardo di Garessio

Davanti alla Lauretana si è classificata solo l'acqua San Bernardo di Garessio (Cuneo), con un solo punto di vantaggio: 91/100. L'analisi del Gambero Rosso (che ha escluso per opportunità dalla valutazione Acqua Panna e San Pellegrino, in quanto loro sponsor) è stata condotta su 56 acque minerali vendute nella grande distribuzione. Per le effervescenti naturali   il podio spetta alle romane Clavdia ed Egeria. Nove le etichette del Piemonte prese in esame.

Acque minerali, fiore all’occhiello del Made in Italy, un mercato che vale più di 3 miliardi

Ogni anno in Italia vengono confezionati 16 miliardi e mezzo di litri di acqua, di cui quasi 15 destinati al mercato interno, con una crescita dell’8% rispetto al 2022 e un giro di affari di 3 miliardi e 100 milioni di euro, secondo i dati Beverfood. Numeri da capogiro che confermano il primato storico del nostro Paese nel mercato delle acque confezionate: un primato esteso anche all’estero, con il 10% della produzione distribuito in Europa e Stati Uniti, che delle etichette Made in Italy apprezzano le qualità organolettiche e il packaging curato ed elegante. Racconta tutto il numero di settembre in edicola oggi del Gambero Rosso.

“Già 34 anni fa Gambero Rosso aveva con grande lungimiranza dedicato una copertina al mercato delle acque minerali, confrontando 241 etichette, quando ancora l’acquisto di acqua eguagliava quello del vino” commenta Marco Mensurati, Direttore della testata che con Mara Nocilla ha supervisionato l’indagine. “Oggi la forbice è diventata enorme: di vino ne consumiamo solo 40 litri all’anno pro capite, mentre l’amore degli italiani per l’acqua confezionata sembra diventare sempre più smisurato con un consumo di 252 a testa nei 12 mesi. Ma come distinguere le varie etichette? Ci abbiamo provato noi, con un blind test eseguito coinvolgendo un panel di assaggiatori, tra cui due water taster, che si sono cimentati su un campione di 56 acque lisce, effervescenti naturali e non addizionate di gas[1], acquistate nella grande distribuzione, classificandole per gusto, leggerezza e armonia”.

Tra le regioni italiane, il Piemonte spicca con ben 9 referenze a partire da San Bernardo e Lauretana. La classifica delle acque liscie

C’è una regina indiscussa che ha ottenuto il massimo punteggio in quasi tutti gli aspetti considerati – leggerezza, pulizia, armonia, complessità e piacevolezza – raggiungendo 91 su 100 e posizionandosi in testa alla classifica: è l’acqua minerale naturale San Bernardo, dal 2015 parte del Gruppo Montecristo, con stabilimento a Garessio, in provincia di Cuneo, tra le Alpi Marittime, che la leggenda vuole abbia anche proprietà terapeutiche. E, a seguire, altre illustri piemontesi, con piazzamenti diversi in classifica: immediatamente dopo, con 90/100 si posiziona l’acqua Lauretana, che ha origine dai ghiacciai del massiccio del Monte Rosa e che viene confezionata nello stabilimento in provincia di Biella; le acque a marchio Carrefour Classic – Monviso con 77/100 a pari merito con l’acqua Sant’Anna in Bio Bottle (e più leggermente più in basso in classifica anche nella versione tradizionale), Ulmeta – Esselunga con un punteggio di 75/100, l’acqua Lurisia – Bolle Stille con 64/100, l’acqua Eva, prodotta nella provincia di Cuneo, con 58/100 e con un punteggio di 57/100 infine l’acqua Pam.

La classifica delle acque minerali naturali effervescenti naturali

Con un punteggio complessivo di 76/100, guadagnano il primo posto due etichette romane: l’acqua Clavdia, del gruppo SEM, tra i principali player italiani di produzione, imbottigliamento e distribuzione di acque minerali, che deriva il suo nome dall’antica via consolare Clodia; e l’acqua Egeria, che appartiene alla Società Acqua Santa di Roma, con il suo stabilimento immerso nel verde del parco dell’Appia Antica. Seguono la viterbese Acqua di Nepi con 70/100, la campana Ferrarelle con 68/100, l’umbra Sangemini, brand del gruppo Acque Minerali d’Italia, con 63/100, a pari merito la romana Lete e la toscana Uliveto con 62/100, la casertana Santagata con 61/100, l’umbra Grazia con 57/100 e in fondo alla classifica si posiziona l’acqua di Coop – Sorgente Monte Cimone con 50/100.

Il report del Gambero Rosso

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