A Tollegno la giunta rinuncia allo stipendio
Anche per l’aumento di gennaio 2023.
Continua ad essere un comune amministrato da persone che vogliono bene al proprio paese e sono pronte a fare dei sacrifici. Proprio in questi giorni la giunta comunale di Tollegno ha approvato il nuovo adeguamento degli stipendi di sindaco e assessori. E anche in questa occasione gli amministratori hanno deciso di rinunciare agli emolumenti in favore di progetti utili alla collettività.
A Tollegno la giunta rinuncia allo stipendio
Proprio mentre in molti discutono sugli stipendi degli amministratori, dei politici, con gli aumenti degli emolumenti di sindaci, vice, assessori e presidenti del consiglio comunale, ecco che arriva un nuovo e ulteriore segnale importante da un piccolo paese del Biellese.
Rinuncia all'aumento
A Tollegno il vicesindaco e l’assessore hanno infatti deciso di rinunciare agli aumenti di stipendio che avrebbero potuto percepire tranquillamente grazie alla nuova legge che rivede le indennità degli amministratori, al rialzo. Per la seconda volta, a partire da gennaio 2023. Ebbene, il vicesindaco Sergio Zen e l’assessore Giacomo Della Barile hanno deciso di non pesare sulle casse dello Stato, andando a rinunciare all’aumento dell’emolumento. Cosa che, invece, non ha potuto fare e non potrà fare il sindaco Pier Giuseppe Acquadro.
Fondo di solidarietà
«Per legge - spiega - mi è impossibile. Ma tutto quello che percepisco come sindaco va a convogliarsi, insieme a quanto prendono il vicesindaco e l’assessore, in un fondo di solidarietà che va poi utilizzato per il paese. Abbiamo già sistemato il parco giochi di Tollegno. L’unico problema, rispetto ai miei collaboratori in giunta, è che gli emolumenti che percepisco non sono esentasse e dunque mi fanno cumulo di reddito».
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