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30 nuovi infermieri proclamati a Città Studi

Il 24 novembre la cerimonia di proclamazione dei neolaureati della sede di Biella del corso di laurea in Infermieristica dell’Università del Piemonte Orientale

30 nuovi infermieri proclamati a Città Studi
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Nella mattina del 24 novembre il campus di Città Studi di Biella ha ospitato le proclamazioni della laurea in Infermieristica dell’Università del Piemonte Orientale. La cerimonia ha celebrato la dedizione e la determinazione che hanno portato alla conclusione del percorso universitario di 30 neo infermieri. "Voi rappresenterete il mondo infermieristico ad alti livelli”, ha sottolineato la dottoressa Antonella Croso, direttore della S.C. Direzione delle Professioni Sanitarie ASL BI, in apertura alla cerimonia. “Nell’ambito delle organizzazioni sanitarie ci si aspetta da voi capacità di assumere responsabilità, di lavorare con competenza, di essere autorevoli. Tutti aspetti che, nel vostro percorso formativo, avete intravisto: ora spetta a voi renderli operativi".

30 infermieri neo laureati

Tra i punteggi di laurea assegnati si annoverano un 110 con lode e quattro 110 su 110. Il presidente del corso di laurea, il professor Alberto Dal Molin, ha elogiato la formazione completa e il coinvolgimento pratico che gli studenti hanno ricevuto durante il loro percorso di studi, sottolineando l'importanza del ruolo degli infermieri nel sistema sanitario moderno. Ha inoltre ricordato, a nome della comunità accademica, Giulia Cecchettin, la giovane laureanda uccisa dall’ex fidanzato: “Io vi esorto, come giovani, a consolidare la cultura del rispetto dell’altro. In particolare nei confronti delle persone più fragili e di coloro che, per genere, sono più esposti a situazioni di discriminazione e isolamento”.

Consegna del codice deontologico infermieristico

A tutti i neo-infermieri, la dottoressa Simona Milani, ha consegnato il testo del codice deontologico infermieristico sottolineando il “privilegio straordinario che rappresenta la libertà di proseguire l’istruzione, alimentando così la crescita personale che consente di elevarci dal ruolo di meri esecutori a quello di interlocutori autorevoli nei confronti dei cittadini, della comunità e delle organizzazioni in cui i giovani neo laureati entreranno a lavorare”.

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