Yosuke, dal Giappone a Biella per frequentare l’Its: «Resterò qui»

Yosuke, dal Giappone a Biella per frequentare l’Its: «Resterò qui»
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Yosuke Tokida ha 25 anni e viene da un centro grande quanto Biella, che si trova vicino a Nagoya, la quarta città del Paese e capoluogo della provincia di Aichi, situato nel cuore del Giappone centrale, in una delle sue più importanti aree economiche e industriali. Yosuke si è laureato in Economia all’Università di Tokyo e l’anno scorso, dopo una lunga ricerca sul web, ha lasciato la sua terra per venire a studiare in Italia. E, per Italia, si intende Biella. Determinato a frequentare il biennio post-diploma dell’Its Tam Tessile, Abbigliamento e Moda, ospitato a Città Studi e cui fa capo l’Iti “Q. Sella”.

Quest’anno, Yosuke frequenterà il secondo e ultimo anno dell’Its. La sua è, certo, una storia particolare, che vale la pena raccontare per osservare il territorio attraverso occhi diversi, attraverso due curiosi grandi occhi a mandorla. «Cercavo una scuola per imparare tutto sul tessuto - racconta Yosuke in un italiano quasi perfetto - Quand’ero in Giappone, guardavo le etichette degli abiti e notavo, solo con un tocco, che i tessuti migliori erano quelli del “made in Italy”. Così, mi sono collegato a Internet e ho trovato Biella, e l’Its». Sei mesi per imparare la lingua, gli inevitabili sforzi nell’approfondire materie altamente specializzanti e tecniche. I “paroloni” oggi non sono altro che le sue competenze, lungo tutta la filiera produttiva: «Progettazione e produzione mi incuriosiscono - pronuncia sicuro lo studente, che ultimamente ha fatto esperienza da “Pella Sportswear”, tra i grandi marchi locali partner del corso -. Ciò che è importante, secondo me, è che alla teoria si applica il poter toccare il prodotto. Ma a Biella c’è di più: c’è la macchina e la tecnologia, ma ho visto tanta passione. Ogni giorno, qui, si lavora per la qualità».

Qualità: parola magica per lui, giapponese, figlio della cultura della perfezione. L’Its, in tempo di pre-iscrizioni al biennio 2015-2017 con scadenza fissata all’11 ottobre, per 22 posti disponibili è già a quota 45 aspiranti allievi, pronti a giocarsi quest’opportunità da novembre. E tra quelli che passano al secondo anno, oltre a Yosuke Tokida, il biennio conta almeno un 30 per cento di “stranieri”, mossisi da Francia, Sardegna, Torinese, Liguria, Lombardia. Giovani biellesi che credono nel tessile non mancano, però: Omar Olivo, ad esempio, 20 anni di Occhieppo Inferiore, dopo il “Bona” ha voluto credere nella sua passione per la moda: «In un anno ho accumulato 4 stage, imparando moltissimo - fa notare -. No, il tessile non mi fa paura, è un valore aggiunto». Ci crede anche chi, come Elisa Fazio, viene da Genova e si è diplomata a luglio, finendo il corso con un impiego come aiuto-responsabile della produzione esterna per la maglieria «da “Zegna” - racconta -. Esperienze da una a cinque settimane, dalla filatura al marketing, in aziende rinomate: è quello che cercavo. E ho consigliato Its a diverse persone». Fino a oggi, fra i 35 diplomati oltre il 90 per cento ha trovato lavoro. Risorse che restano sul territorio, questo l’obiettivo; vale anche per Yosuke Tokida? «Sì, resterò a Biella - la sua risposta -. Qui, ho trovato il tessuto di qualità».

G.B.

Yosuke Tokida ha 25 anni e viene da un centro grande quanto Biella, che si trova vicino a Nagoya, la quarta città del Paese e capoluogo della provincia di Aichi, situato nel cuore del Giappone centrale, in una delle sue più importanti aree economiche e industriali. Yosuke si è laureato in Economia all’Università di Tokyo e l’anno scorso, dopo una lunga ricerca sul web, ha lasciato la sua terra per venire a studiare in Italia. E, per Italia, si intende Biella. Determinato a frequentare il biennio post-diploma dell’Its Tam Tessile, Abbigliamento e Moda, ospitato a Città Studi e cui fa capo l’Iti “Q. Sella”.

Quest’anno, Yosuke frequenterà il secondo e ultimo anno dell’Its. La sua è, certo, una storia particolare, che vale la pena raccontare per osservare il territorio attraverso occhi diversi, attraverso due curiosi grandi occhi a mandorla. «Cercavo una scuola per imparare tutto sul tessuto - racconta Yosuke in un italiano quasi perfetto - Quand’ero in Giappone, guardavo le etichette degli abiti e notavo, solo con un tocco, che i tessuti migliori erano quelli del “made in Italy”. Così, mi sono collegato a Internet e ho trovato Biella, e l’Its». Sei mesi per imparare la lingua, gli inevitabili sforzi nell’approfondire materie altamente specializzanti e tecniche. I “paroloni” oggi non sono altro che le sue competenze, lungo tutta la filiera produttiva: «Progettazione e produzione mi incuriosiscono - pronuncia sicuro lo studente, che ultimamente ha fatto esperienza da “Pella Sportswear”, tra i grandi marchi locali partner del corso -. Ciò che è importante, secondo me, è che alla teoria si applica il poter toccare il prodotto. Ma a Biella c’è di più: c’è la macchina e la tecnologia, ma ho visto tanta passione. Ogni giorno, qui, si lavora per la qualità».

Qualità: parola magica per lui, giapponese, figlio della cultura della perfezione. L’Its, in tempo di pre-iscrizioni al biennio 2015-2017 con scadenza fissata all’11 ottobre, per 22 posti disponibili è già a quota 45 aspiranti allievi, pronti a giocarsi quest’opportunità da novembre. E tra quelli che passano al secondo anno, oltre a Yosuke Tokida, il biennio conta almeno un 30 per cento di “stranieri”, mossisi da Francia, Sardegna, Torinese, Liguria, Lombardia. Giovani biellesi che credono nel tessile non mancano, però: Omar Olivo, ad esempio, 20 anni di Occhieppo Inferiore, dopo il “Bona” ha voluto credere nella sua passione per la moda: «In un anno ho accumulato 4 stage, imparando moltissimo - fa notare -. No, il tessile non mi fa paura, è un valore aggiunto». Ci crede anche chi, come Elisa Fazio, viene da Genova e si è diplomata a luglio, finendo il corso con un impiego come aiuto-responsabile della produzione esterna per la maglieria «da “Zegna” - racconta -. Esperienze da una a cinque settimane, dalla filatura al marketing, in aziende rinomate: è quello che cercavo. E ho consigliato Its a diverse persone». Fino a oggi, fra i 35 diplomati oltre il 90 per cento ha trovato lavoro. Risorse che restano sul territorio, questo l’obiettivo; vale anche per Yosuke Tokida? «Sì, resterò a Biella - la sua risposta -. Qui, ho trovato il tessuto di qualità».

G.B.

 

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