«Vogliamo uscire dall’isolamento»

«Vogliamo uscire dall’isolamento»
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TRIVERO - Il neo-sindaco di Trivero, Mario Carli, è più che determinato a far uscire il proprio territorio dall’isolamento. Dopo la pubblica richiesta del completamento del servizio di 118, ora il primo cittadino concentra la propria attenzione sui collegamenti pubblici, che definisce «pessimi».

«Il servizio di trasporto pubblico locale - spiega Carli - è una vergogna. Nel mese di agosto a Trivero abbiamo soltanto due corse, in autobus, che conducono verso Biella. Di mattina, nemmeno una corsa che dalla città sale in paese. Questo rappresenta, non solo un enorme disagio per i triveresi che vogliono scendere a Biella, magari perchè devono sottoporsi a  una visita in ospedale, ma disagi anche per chi, invece, da Biella vorrebbe salire a Trivero per trascorrere una giornata in montagna».

Il sindaco Carli è parecchio amareggiato: «Una cosa - si sfoga - è ridurre i servizi nel periodo estivo, ma questo è troppo. In alcuni comuni della zona, durante il mese di agosto, sono state abolite tutte le corse. E’ il caso di Coggiola, Portula, Pray e Crevacuore. E’ vergognoso».

Al centro della polemica anche la tratta in autobus Pray-Torino, soppressa ormai da tempo. «Fino a tre anni fa circa - spiega Carli - c’era un autobus che partiva da Pray con destinazione Torino. Era utilizzato soprattutto da pendolari e studenti. Il costo del biglietto di andata e ritorno era di circa 7 euro. Adesso l’autobus arriva solo fino a Santhià, chi lo usa, per arrivare nel capoluogo piemontese deve scendere dal pullman e salire sul treno: è disagevole. Il servizio non è più funzionale e lo utilizzano ormai poche persone».

«Siamo stufi di vedere il nostro territorio depauperato da servizi importanti - conclude il sindaco Carli - è giusto che anche la nostra valle sia collegata con i grandi centri, perchè la gente vuole potersi spostare con i mezzi pubblici. Chi sceglie di abolire le corse in autobus o altri servizi essenziali, sarebbe bene che interpellasse gli enti locali, soprattutto i comuni, che, altrimenti, rischiano di rimanere isolati in un modo assolutamente non accettabile».

Shama Ciocchetti

TRIVERO - Il neo-sindaco di Trivero, Mario Carli, è più che determinato a far uscire il proprio territorio dall’isolamento. Dopo la pubblica richiesta del completamento del servizio di 118, ora il primo cittadino concentra la propria attenzione sui collegamenti pubblici, che definisce «pessimi».

«Il servizio di trasporto pubblico locale - spiega Carli - è una vergogna. Nel mese di agosto a Trivero abbiamo soltanto due corse, in autobus, che conducono verso Biella. Di mattina, nemmeno una corsa che dalla città sale in paese. Questo rappresenta, non solo un enorme disagio per i triveresi che vogliono scendere a Biella, magari perchè devono sottoporsi a  una visita in ospedale, ma disagi anche per chi, invece, da Biella vorrebbe salire a Trivero per trascorrere una giornata in montagna».

Il sindaco Carli è parecchio amareggiato: «Una cosa - si sfoga - è ridurre i servizi nel periodo estivo, ma questo è troppo. In alcuni comuni della zona, durante il mese di agosto, sono state abolite tutte le corse. E’ il caso di Coggiola, Portula, Pray e Crevacuore. E’ vergognoso».

Al centro della polemica anche la tratta in autobus Pray-Torino, soppressa ormai da tempo. «Fino a tre anni fa circa - spiega Carli - c’era un autobus che partiva da Pray con destinazione Torino. Era utilizzato soprattutto da pendolari e studenti. Il costo del biglietto di andata e ritorno era di circa 7 euro. Adesso l’autobus arriva solo fino a Santhià, chi lo usa, per arrivare nel capoluogo piemontese deve scendere dal pullman e salire sul treno: è disagevole. Il servizio non è più funzionale e lo utilizzano ormai poche persone».

«Siamo stufi di vedere il nostro territorio depauperato da servizi importanti - conclude il sindaco Carli - è giusto che anche la nostra valle sia collegata con i grandi centri, perchè la gente vuole potersi spostare con i mezzi pubblici. Chi sceglie di abolire le corse in autobus o altri servizi essenziali, sarebbe bene che interpellasse gli enti locali, soprattutto i comuni, che, altrimenti, rischiano di rimanere isolati in un modo assolutamente non accettabile».

Shama Ciocchetti

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