«Viviamo assediati dai cinghiali»

«Viviamo assediati dai cinghiali»
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VALLE SAN NICOLAO - In queste terre popolate dai boschi, dalle piante infestanti e dai tanti angoli lontani dalla presenza umana i cinghiali resistono da sempre. Da anni, parecchi anni. Lo sanno tutti, che qui il problema esiste. Ma mai come ora, come negli ultimi mesi, l’emergenza si era sentita così forte. E densa di pericolo. A Franzoi, piccola frazione soleggiata di Valle San Nicolao, nugolo di case che si reggono a vicenda sul crinale di una collina, i porcastri (perché è anche giusto chiamarli col loro nome) sono ormai una piaga. Che non colpisce solo terreni e impedisce coltivazioni. Ma anche spaventa. Preoccupa. Soprattutto alla luce del buon numero di anziani, e bambini, che in queste stesse terre avrebbero tutti i diritti di girare e passeggiare senza paura.

L’urlo di dolore finale - negli stessi giorni in cui dal basso Biellese arriva la notizia di un agricoltore di Villanova ormai allo stremo delle forze, arrivato a trovarsi circondato dai oltre una decina di capi incuriositi dal suo trattore - arriva da un esasperato Piero Franzoi. Ottant’anni, Piero nella frazione da cui ha preso il cognome vive da sempre. Coltiva da sempre. E ama la campagna - come lui stesso tiene a  ripetere - da sempre. Ma ora le cose si sono fatte dure. «Non ne possiamo più - spiega, stivali ai piedi, percorrendo la strada che dalla sua casa porta ai terreni coltivati -. Ecco. Qui avevo il mio frutteto, guardate che roba». Il dito punta dritto a un ammasso di terra ed erba nel quale non si distingue più nulla. 

Veronica Balocco

Leggi di più sull’Eco di Biella di sabato 5 settembre 2015

VALLE SAN NICOLAO - In queste terre popolate dai boschi, dalle piante infestanti e dai tanti angoli lontani dalla presenza umana i cinghiali resistono da sempre. Da anni, parecchi anni. Lo sanno tutti, che qui il problema esiste. Ma mai come ora, come negli ultimi mesi, l’emergenza si era sentita così forte. E densa di pericolo. A Franzoi, piccola frazione soleggiata di Valle San Nicolao, nugolo di case che si reggono a vicenda sul crinale di una collina, i porcastri (perché è anche giusto chiamarli col loro nome) sono ormai una piaga. Che non colpisce solo terreni e impedisce coltivazioni. Ma anche spaventa. Preoccupa. Soprattutto alla luce del buon numero di anziani, e bambini, che in queste stesse terre avrebbero tutti i diritti di girare e passeggiare senza paura.

L’urlo di dolore finale - negli stessi giorni in cui dal basso Biellese arriva la notizia di un agricoltore di Villanova ormai allo stremo delle forze, arrivato a trovarsi circondato dai oltre una decina di capi incuriositi dal suo trattore - arriva da un esasperato Piero Franzoi. Ottant’anni, Piero nella frazione da cui ha preso il cognome vive da sempre. Coltiva da sempre. E ama la campagna - come lui stesso tiene a  ripetere - da sempre. Ma ora le cose si sono fatte dure. «Non ne possiamo più - spiega, stivali ai piedi, percorrendo la strada che dalla sua casa porta ai terreni coltivati -. Ecco. Qui avevo il mio frutteto, guardate che roba». Il dito punta dritto a un ammasso di terra ed erba nel quale non si distingue più nulla. 

Veronica Balocco

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