Viverone è al tracollo. La lettera-appello del Sindaco a Cirio
Renzo Carisio: "Hotel, ristoranti, B&B e case vacanze, bar e settore vendite delle aziende vinicole, oltre al comparto del commercio sono deserti e fioccano le disdette negli stessi e nei campeggi"
Situazione drammatica per tutto il comparto turistico e l'indotto del Lago di Viverone e dei comuni che vi si affacciano. Il sindaco descrive tutte le perdite e lo stato delle cose in una dettagliata lettera inviata al presidente della Regione Alberto Cirio
La lettera del sindaco Renzo Carisio ad Alberto Cirio
Egregio Presidente, Gentile Assessore
Viverone, terzo lago del Piemonte, ha una economia prevalentemente vocata al turismo lacuale ed alla
enogastronomia. Sul territorio che circonda il Lago sono dislocate oltre 50 strutture turistiche tra Hotel,
Ristoranti, Bar, Gelaterie, Campeggi, B&B, scuole di vela e di sci d’acqua. In tempi normali il nostro territorio ha
una media di ca. 30.000 pernottamenti annui ed occupa notevoli risorse lavorative specialmente nel periodo
estivo
Sulle acque del Lago, è operativa una Gestione Associata dei Comuni rivieraschi che si occupa della
gestione del demanio lacuale con incassi annui di ca. € 60.000. Fondi che sono utilizzati per la sicurezza e per il
mantenimento e l’efficienza delle strutture che insistono sul demanio oltre che per interventi quali lo sfalcio
delle alghe che disturbano la fruizione ludica del Lago; inoltre sullo specchio lacustre è fiorente la pesca sia
sportiva che industriale, con in primis quella del Coregone; si effettuano corsi di vela, sci d’acqua con forte
presenza di turisti stranieri amanti di questi sport. Un importante filone enogastronomico con il vino e la frutta
oltre al pesce fa da corollario.
Il Comune di Viverone gestisce alcuni diritti in capo alla Comunità, quali diritto di pesca, diritto di varo
natanti; Sul lago è operativo un servizio di navigazione. Tutti questi diritti, oltre alle entrate relative alla Tassa
di Soggiorno, proventi della gestione dei parcheggi pubblici contribuiscono ad entrate annuali di ca. € 130.000 i
quali sono utilizzati per la gestione del comparto turistico sia sotto l’aspetto della tutela dell’ambiente, raccolta
dei rifiuti inerenti le presenze turistiche, cura del verde e dei percorsi collinari molto frequentati sia da
escursionisti che da amanti della mountain bike.
Tutto quanto premesso si è drammaticamente interrotto con lo scoppio della pandemia derivante dal
Covid-19.
Gli Hotel, i ristoranti i B&B e case vacanze, i bar, il settore vendite delle aziende vinicole, oltre al comparto
del commercio sono deserti e fioccano le disdette negli stessi e nei campeggi, la Via Francigena che attraversa il
nostro territorio è priva di pellegrini. Il personale, soprattutto estivo ma non solo, occupato in queste strutture
è senza lavoro e le prospettive languono. Il Lago è deserto e gli operatori dedicati alla gestione dei natanti che
solcano le acque sono senza introiti. Le iniziative che il Comune, la Pro Loco, i locali della Movida avevano
programmato per la stagione estiva sono in gran parte disdettate.
Il Comune inoltre sta subendo richieste di sospensione/annullamento dei vari contratti di affitto a privati
che gestiscono alcune strutture turistiche pubbliche, e pertanto è in difficolta a gestire interventi economici per
mitigare e sopperire alle perdite che i gestori stanno subendo.
Mi permette pertanto di richiamare l’attenzione della Regione Piemonte per la predisposizione di
incentivi al settore turistico sia finanziari che normativi al fine di mitigare gli ingenti danni subiti e rilanciare il
settore. Inoltre contemporaneamente si richiedono analoghi interventi per gli enti locali per il mantenimento
degli standard qualitativi della gestione del territorio finalizzato alla attività turistica che vedranno ridotti se
non eliminati le entrate che permettevano tale servizio.
Colgo l’occasione per farVi gli auguri di buon lavoro e sono a disposizione per eventuali approfondimenti.
Distinti saluti.
Il Sindaco
Renzo Carisio