Violazioni: chiusa La Boheme

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(3 ago) Non sarebbe un circolo privato come si vorrebbe lasciare intendere in modo da aggirare le normative che regolano i locali pubblici, spesso e volentieri sarebbe ritrovo di soggetti pregiudicati, è stato più volte segnalato dai vicini per disturbo della quiete pubblica e, in un’occasione, è stato sanzionato con un verbale di 6.666 euro in quanto sono state somministrate bevande alcoliche dopo le 3 di notte. Sono questi, sostanzialmente, i motivi che hanno spinto il questore, Mario Mondelli, a sospendere per quindici giorni la licenza per la somministrazione di bevande e alimenti, al circolo “La Boheme” di via Ogliaro. Il provvedimento è stato notificato l’altra mattina al presidente del circolo dagli agenti della Divisione amministrativa della Questura. Il questore ha adottato un articolo del Testo unico delle leggi di Pubblica sicurezza. La presenza di soggetti pregiudicati nel locale è stata riscontrata nel corso di numerosi controlli effettuati dalla polizia. (3 ago) Non sarebbe un circolo privato come si vorrebbe lasciare intendere in modo da aggirare le normative che regolano i locali pubblici, spesso e volentieri sarebbe ritrovo di soggetti pregiudicati, è stato più volte segnalato dai vicini per disturbo della quiete pubblica e, in un’occasione, è stato sanzionato con un verbale di 6.666 euro in quanto sono state somministrate bevande alcoliche dopo le 3 di notte. Sono questi, sostanzialmente, i motivi che hanno spinto il questore, Mario Mondelli, a sospendere per quindici giorni la licenza per la somministrazione di bevande e alimenti, al circolo “La Boheme” di via Ogliaro. Il provvedimento è stato notificato l’altra mattina al presidente del circolo dagli agenti della Divisione amministrativa della Questura. Il questore ha adottato un articolo del Testo unico delle leggi di Pubblica sicurezza. La presenza di soggetti pregiudicati nel locale è stata riscontrata nel corso di numerosi controlli effettuati dalla polizia. Secondo gli stessi agenti, inoltre, “La Boheme” non svolgerebbe semplice attività di circolo privato bensì di esercizio pubblico a tutti gli effetti. Per i poliziotti, infatti, il circolo ha un accesso diretto sulla pubblica via, contravvenendo alla legge che prevede che soltanto gli esercizi pubblici in possesso di regolare licenza possano avere tale ingresso. Per l’accesso al banco, poi, sarebbe sufficiente la compilazione di un prestampato senza alcuna verifica del nominativo del nuovo “socio” da parte del direttivo. La maggior parte dei nuovi soci, inoltre, non sarebbe affatto a conoscenza della struttura societaria né delle finalità “culturali” perseguite. La polizia avrebbe altresì accertato che diverse persone presenti non avevano neanche compilato il modulo e che quindi avevano fatto ingresso nel circolo come se fosse un qualsiasi locale.

3 agosto 2011

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