Vigliano in festa per monsignor Sacchi

Vigliano in festa per monsignor Sacchi
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VIGLIANO BIELLESE - Tutto il paese sarà in festa, nel fine settimana, per celebrare i 25 anni di ordinazione sacerdotale del parroco, monsignor Gianni Sacchi «Siamo stati ordinati sacerdoti in due - ricorda don Gianni -  io ed il rettore di Oropa, il canonico Michele Berchi, da monsignor Massimo Giustetti nel 1990, alle ore 18, nella cattedrale a Biella».

Chi è Gianni Sacchi.  Nato a Trivero il 15 settembre del 1960. E’ stato ordinato sacerdote il 28 aprile del 1990 «ma già ero diacono da 1989, nella parrocchia di San Paolo a Biella - racconta -, dove poi sono rimasto sino al 1999, prima di venire a Vigliano il 30 maggio del 1999, alla parrocchia Santa Maria Assunta». La principale; l’altra è quella di San Giuseppe Operaio dei salesiani, ognuna con un suo territorio pastorale: «Diciamo che su ottomila abitanti, settemila sono dell’Assunta e mille di San Giuseppe, che storicamente è nata negli anni ’50, mentre quella dell’Assunta è del decimo secolo».

Da San Paolo all’Assunta.  Dalla città al paese, seppur il terzo del Biellese, le situazioni sono differenti. «Quella di San Paolo  è la parrocchia più grande della diocesi di Biella, con realtà con problematiche particolare e differenti da Vigliano, dove in questi sedici anni è cambiata la popolazione, calata numericamente di circa 500 abitanti ma anche con una  forte denatalità. Sino a qualche anno fa le celebrazioni di battesimi, cresime, prime comunioni erano molto affollate, adesso i numeri si sono dimezzati, anche se è un dato che si registra in generale. Abbiamo una media di sepolture di 70-80 all’anno ma i battesimi sono meno della metà». 

Più senso religioso negli extracomunitari. «Gli extracomunitari del paese sono principalmente di origine orientale, provengono dai paesi dell’est, per la maggioranza sono cristiani anche se di altre confessioni, ci sono gli ortodossi, ucraini di tipo bizantino ma cattolici, rumeni cattolici. Tutti hanno un senso religioso molto forte, più radicato, è un tipo di spiritualità che noi avevamo cinquant’anni fa, loro vengono da situazioni di persecuzioni religiose, la loro fede è cresciuta è stata coltivata in situazioni difficili, hanno una pietà popolare che manifestano con segni esterni, cosa che noi con il benessere abbiamo perso». Don Gianni Sacchi in questi anni, oltre all’impronta pastorale, ha prestato attenzione per la sistemazione delle strutture parrocchiali: «Quando sono arrivato, il parroco era don Luigi Quario che era anziano e già non stava bene. Ho dovuto prendere in mano diverse situazioni, come la sistemazione delle chiese. Nel 2000 abbiamo cominciato i lavori  nella chiesa di Santa Lucia, per riportarla agli antichi splendori, i lavori sono terminati nell’ottobre del 2013, 13 anni dopo, però adesso la chiesa è molto bella, un vero gioiello». Interventi sono stati eseguiti anche nella chiesa di San Michele. Quanto ai giovani, in oratorio è  cresciuto un attivo gruppo di giovani, grazie al lavoro di don Sacchi ma anche dei vice parroci arrivati successivamente. «Nel 2004 il Vescovo mi ha mandato un vice parroco, don Marco Vitali che adesso è alla chiesa della Speranza di Cossato, poi nel 2011 don Luca Murdaca - racconta monsignor Sacchi -. Con loro abbiamo incrementato moltissimo la pastorale giovanile, c’è stata un’impennata di giovani ed animatori, con tante attività, come il centro estivo, i campeggi in montagna, i ritrovi in oratorio, dove viene prestata anche l’assistenza alle famiglie in difficoltà, in collaborazione con il  Comune, i supermercati, la Caritas, la San Vincenzo, con la distribuzione di pacchi alimentari e pasti caldi».  

Annullato il corso prematrimoniale. Per don Sacchi il bilancio di questi anni in paese è positivo, anche se c’è uno scollamento tra la proposta religiosa che viene fatta e la relativa realizzazione: «Le famiglie, soprattutto quelle  composte da persone di 30-40 anni - chiarisce - vengono, chiedono i sacramenti, però poi finisce tutto lì, senza una successiva partecipazione.  Questa è la sfida da vincere. I corsi di preparazione al matrimonio in questi anni si sono sempre fatti, quest’anno invece ho dovuto annullarlo per mancanza di iscrizioni di residenti, era già successo quattro anni fa. E’ un segno che fa riflettere su cosa andiamo incontro». Don Gianni Sacchi ricopre anche il ruolo di Vicario generale della Diocesi di Biella, incarico che lo impegna al mattino nel palazzo vescovile a Biella. «Non è un impegno indifferente - spiega -: il mio ruolo, secondo il codice di diritto  canonico, ha delle particolarità di governo della Diocesi insieme al Vescovo. Tra  un pò iniziano le cresime e aiuterò il Vescovo nella celebrazioni  nelle parrocchie biellesi o lo rappresenterò in qualche celebrazione in cui non potrà andare».

E la sua giornata di lavoro? «Inizio con la celebrazione della messa del mattino alle 8.30 a Vigliano, poi vengo a svolgere il mio lavoro in  Curia a Biella sino alle ore 12.30, con il  disbrigo delle pratiche, ricevimento della gente, i sacerdoti - racconta il parroco -. Ritorno a Vigliano per continuare con l’attività della parrocchia». Quello alle porte, però, sarà un fine settimana del tutto straordinario.  «Mi hanno detto tienti libero per sabato e domenica - racconta don Sacchi -. La comunità viglianese ha espresso il desiderio di ricordare il 25° anno della mia ordinazione sacerdotale, è una data significativa, come per una coppia di sposi che festeggia le nozze d’argento. Io sono molto amante della musica, sabato sera ci sarà un concerto, offerto alla comunità dal Comune. Domenica celebrerò la messa, poi alle 17 i vespri occasione per ricordare anche la giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Poi martedì 28 aprile che è il giorno dell’ordinazione, alle ore 18.30, celebro la messa». Questo il programma. Sabato 25 aprile, alle ore 21,  in chiesa un concerto musicale intitolato “Il barocco virtuoso” eseguito da “Ensemble Le Muse” con alla tromba Mauro Pavese, soprano Linda Campanella, direttore Andrea Albertino. Saranno eseguite musiche di Vivaldi, Handel, Bach. Domenica la messa solenne, poi l’aperitivo in piazza e il pranzo  a cui occorre prenotarsi (015 510119) entro oggi. Alle ore 17 i vespri. Martedì alle ore 18.30 la messa.  

E il futuro? Resterà ancora a lungo a Vigliano? «Credo proprio di si, almeno sino a quando c’è questo Vescovo. Questi sedici anni a Vigliano sono stati molto belli e positivi», conclude monsignor Sacchi.

Sante Tregnago

VIGLIANO BIELLESE - Tutto il paese sarà in festa, nel fine settimana, per celebrare i 25 anni di ordinazione sacerdotale del parroco, monsignor Gianni Sacchi «Siamo stati ordinati sacerdoti in due - ricorda don Gianni -  io ed il rettore di Oropa, il canonico Michele Berchi, da monsignor Massimo Giustetti nel 1990, alle ore 18, nella cattedrale a Biella».

Chi è Gianni Sacchi.  Nato a Trivero il 15 settembre del 1960. E’ stato ordinato sacerdote il 28 aprile del 1990 «ma già ero diacono da 1989, nella parrocchia di San Paolo a Biella - racconta -, dove poi sono rimasto sino al 1999, prima di venire a Vigliano il 30 maggio del 1999, alla parrocchia Santa Maria Assunta». La principale; l’altra è quella di San Giuseppe Operaio dei salesiani, ognuna con un suo territorio pastorale: «Diciamo che su ottomila abitanti, settemila sono dell’Assunta e mille di San Giuseppe, che storicamente è nata negli anni ’50, mentre quella dell’Assunta è del decimo secolo».

Da San Paolo all’Assunta.  Dalla città al paese, seppur il terzo del Biellese, le situazioni sono differenti. «Quella di San Paolo  è la parrocchia più grande della diocesi di Biella, con realtà con problematiche particolare e differenti da Vigliano, dove in questi sedici anni è cambiata la popolazione, calata numericamente di circa 500 abitanti ma anche con una  forte denatalità. Sino a qualche anno fa le celebrazioni di battesimi, cresime, prime comunioni erano molto affollate, adesso i numeri si sono dimezzati, anche se è un dato che si registra in generale. Abbiamo una media di sepolture di 70-80 all’anno ma i battesimi sono meno della metà». 

Più senso religioso negli extracomunitari. «Gli extracomunitari del paese sono principalmente di origine orientale, provengono dai paesi dell’est, per la maggioranza sono cristiani anche se di altre confessioni, ci sono gli ortodossi, ucraini di tipo bizantino ma cattolici, rumeni cattolici. Tutti hanno un senso religioso molto forte, più radicato, è un tipo di spiritualità che noi avevamo cinquant’anni fa, loro vengono da situazioni di persecuzioni religiose, la loro fede è cresciuta è stata coltivata in situazioni difficili, hanno una pietà popolare che manifestano con segni esterni, cosa che noi con il benessere abbiamo perso». Don Gianni Sacchi in questi anni, oltre all’impronta pastorale, ha prestato attenzione per la sistemazione delle strutture parrocchiali: «Quando sono arrivato, il parroco era don Luigi Quario che era anziano e già non stava bene. Ho dovuto prendere in mano diverse situazioni, come la sistemazione delle chiese. Nel 2000 abbiamo cominciato i lavori  nella chiesa di Santa Lucia, per riportarla agli antichi splendori, i lavori sono terminati nell’ottobre del 2013, 13 anni dopo, però adesso la chiesa è molto bella, un vero gioiello». Interventi sono stati eseguiti anche nella chiesa di San Michele. Quanto ai giovani, in oratorio è  cresciuto un attivo gruppo di giovani, grazie al lavoro di don Sacchi ma anche dei vice parroci arrivati successivamente. «Nel 2004 il Vescovo mi ha mandato un vice parroco, don Marco Vitali che adesso è alla chiesa della Speranza di Cossato, poi nel 2011 don Luca Murdaca - racconta monsignor Sacchi -. Con loro abbiamo incrementato moltissimo la pastorale giovanile, c’è stata un’impennata di giovani ed animatori, con tante attività, come il centro estivo, i campeggi in montagna, i ritrovi in oratorio, dove viene prestata anche l’assistenza alle famiglie in difficoltà, in collaborazione con il  Comune, i supermercati, la Caritas, la San Vincenzo, con la distribuzione di pacchi alimentari e pasti caldi».  

Annullato il corso prematrimoniale. Per don Sacchi il bilancio di questi anni in paese è positivo, anche se c’è uno scollamento tra la proposta religiosa che viene fatta e la relativa realizzazione: «Le famiglie, soprattutto quelle  composte da persone di 30-40 anni - chiarisce - vengono, chiedono i sacramenti, però poi finisce tutto lì, senza una successiva partecipazione.  Questa è la sfida da vincere. I corsi di preparazione al matrimonio in questi anni si sono sempre fatti, quest’anno invece ho dovuto annullarlo per mancanza di iscrizioni di residenti, era già successo quattro anni fa. E’ un segno che fa riflettere su cosa andiamo incontro». Don Gianni Sacchi ricopre anche il ruolo di Vicario generale della Diocesi di Biella, incarico che lo impegna al mattino nel palazzo vescovile a Biella. «Non è un impegno indifferente - spiega -: il mio ruolo, secondo il codice di diritto  canonico, ha delle particolarità di governo della Diocesi insieme al Vescovo. Tra  un pò iniziano le cresime e aiuterò il Vescovo nella celebrazioni  nelle parrocchie biellesi o lo rappresenterò in qualche celebrazione in cui non potrà andare».

E la sua giornata di lavoro? «Inizio con la celebrazione della messa del mattino alle 8.30 a Vigliano, poi vengo a svolgere il mio lavoro in  Curia a Biella sino alle ore 12.30, con il  disbrigo delle pratiche, ricevimento della gente, i sacerdoti - racconta il parroco -. Ritorno a Vigliano per continuare con l’attività della parrocchia». Quello alle porte, però, sarà un fine settimana del tutto straordinario.  «Mi hanno detto tienti libero per sabato e domenica - racconta don Sacchi -. La comunità viglianese ha espresso il desiderio di ricordare il 25° anno della mia ordinazione sacerdotale, è una data significativa, come per una coppia di sposi che festeggia le nozze d’argento. Io sono molto amante della musica, sabato sera ci sarà un concerto, offerto alla comunità dal Comune. Domenica celebrerò la messa, poi alle 17 i vespri occasione per ricordare anche la giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Poi martedì 28 aprile che è il giorno dell’ordinazione, alle ore 18.30, celebro la messa». Questo il programma. Sabato 25 aprile, alle ore 21,  in chiesa un concerto musicale intitolato “Il barocco virtuoso” eseguito da “Ensemble Le Muse” con alla tromba Mauro Pavese, soprano Linda Campanella, direttore Andrea Albertino. Saranno eseguite musiche di Vivaldi, Handel, Bach. Domenica la messa solenne, poi l’aperitivo in piazza e il pranzo  a cui occorre prenotarsi (015 510119) entro oggi. Alle ore 17 i vespri. Martedì alle ore 18.30 la messa.  

E il futuro? Resterà ancora a lungo a Vigliano? «Credo proprio di si, almeno sino a quando c’è questo Vescovo. Questi sedici anni a Vigliano sono stati molto belli e positivi», conclude monsignor Sacchi.

Sante Tregnago

 

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