«Vergogna, ci sentiamo presi in giro»

Lavorare con le mani legate a causa di norme stringenti è davvero frustrante. Ne sa qualcosa il sindaco di Mongrando, Antonio Filoni che non ci sta ad essere preso in giro. Ha così preso carta e penna e ha scritto direttamente al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendo un suo intervento deciso per l’allentamento del patto di stabilità che sta bloccando l’attività del suo, ma non solo, Comune. A mandare su tutte le furie il primo cittadino del centro della Valle Elvo ci ha pensato il Ministero. «Per poter dare corso agli investimenti programmati nel bilancio di previsione 2015 - spiega Filoni - è necessario chiedere la cessione di quote del patto di stabilità regionale o statale secondo le modalità stabilite dal legislatore. Proprio per questo sono stati richiesti l’8 aprile spazi alla Regione Piemonte per un importo di 1,4 milioni. A tutt’oggi la Regione non ha provveduto a comunicare gli importi concessi». Ma non è tutto. «Nel contempo - dice Filoni - è cambiata la normativa per quanto riguarda le richieste da inoltrare allo Stato. In merito soprattutto a lavori di ripristino dei danni alluvionali. Abbiamo così chiesto di poterci liberare una quota di patto di stabilità per 70mila euro, per mettere in sicurezza le nostre strade». Il Ministero da pochi giorni ha ufficializzato i riparti comune per comune. «Scorrendo l’elenco - sottolinea Filoni - sono giunto a Mongrando e con mio grande stupore ho appreso che ci è stata concessa la possibilità di investimenti per mille euro. Lo trovo letteralmente vergognoso, con quei soldi non sistemo neppure una siepe».
Enzo Panelli
Leggi di più sull’Eco di Biella di sabato 25 luglio 2015
Lavorare con le mani legate a causa di norme stringenti è davvero frustrante. Ne sa qualcosa il sindaco di Mongrando, Antonio Filoni che non ci sta ad essere preso in giro. Ha così preso carta e penna e ha scritto direttamente al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendo un suo intervento deciso per l’allentamento del patto di stabilità che sta bloccando l’attività del suo, ma non solo, Comune. A mandare su tutte le furie il primo cittadino del centro della Valle Elvo ci ha pensato il Ministero. «Per poter dare corso agli investimenti programmati nel bilancio di previsione 2015 - spiega Filoni - è necessario chiedere la cessione di quote del patto di stabilità regionale o statale secondo le modalità stabilite dal legislatore. Proprio per questo sono stati richiesti l’8 aprile spazi alla Regione Piemonte per un importo di 1,4 milioni. A tutt’oggi la Regione non ha provveduto a comunicare gli importi concessi». Ma non è tutto. «Nel contempo - dice Filoni - è cambiata la normativa per quanto riguarda le richieste da inoltrare allo Stato. In merito soprattutto a lavori di ripristino dei danni alluvionali. Abbiamo così chiesto di poterci liberare una quota di patto di stabilità per 70mila euro, per mettere in sicurezza le nostre strade». Il Ministero da pochi giorni ha ufficializzato i riparti comune per comune. «Scorrendo l’elenco - sottolinea Filoni - sono giunto a Mongrando e con mio grande stupore ho appreso che ci è stata concessa la possibilità di investimenti per mille euro. Lo trovo letteralmente vergognoso, con quei soldi non sistemo neppure una siepe».
Enzo Panelli
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