Indagate le tre guide alpine

Indagate le tre guide alpine
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(11 mar) Sono indagate le tre guide alpine che avevano organizzato la gita di eliski (discesa con gli sci in neve fresca, trasporto in quota con l’elicottero) finita in tragedia domenica scorsa lungo la parete nord del Camino in seguito al distacco di una valanga che ha sepolto undici freeride, ne ha uccisi due e ne ha feriti altri cinque. Per Stefano Perrone, Teodoro Bizzocchi e Andrea Metadelli, si tratta di un atto dovuto. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo. Titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore Francesco Alvino che, parallelamente all’invio delle informazioni di garanzia con le quali ha informato le tre guide alpine della loro iscrizione nel registro degli indagati (dando loro la possibilità di nominare un perito di parte), ha disposto l’autopsia sulle salme dei due sciatori, entrambi molto esperti, rimasti uccisi dalla valanga, Emanuele Mosca, Lele per gli amici, 65 anni, di Graglia, odontotecnico in pensione, e Carlo Graziano, 35 anni, di Crescentino, da poco laureato in biotecnologia e pronto a partire per Londra dove aveva trovato lavoro. (11 mar) Sono indagate le tre guide alpine che avevano organizzato la gita di eliski (discesa con gli sci in neve fresca, trasporto in quota con l’elicottero) finita in tragedia domenica scorsa lungo la parete nord del Camino in seguito al distacco di una valanga che ha sepolto undici freeride, ne ha uccisi due e ne ha feriti altri cinque. Per Stefano Perrone, Teodoro Bizzocchi e Andrea Metadelli, si tratta di un atto dovuto. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo. Titolare dell’inchiesta è il sostituto procuratore Francesco Alvino che, parallelamente all’invio delle informazioni di garanzia con le quali ha informato le tre guide alpine della loro iscrizione nel registro degli indagati (dando loro la possibilità di nominare un perito di parte), ha disposto l’autopsia sulle salme dei due sciatori, entrambi molto esperti, rimasti uccisi dalla valanga, Emanuele Mosca, Lele per gli amici, 65 anni, di Graglia, odontotecnico in pensione, e Carlo Graziano, 35 anni, di Crescentino, da poco laureato in biotecnologia e pronto a partire per Londra dove aveva trovato lavoro. L’incarico è stato affidato al professor Marco Ballardini dell’Università di Pavia, il cui nome è legato all’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nell’agosto del 2007 a Garlasco. E’ stato un caso in quanto l’esperto era in quel momento di turno.
Il piemme Alvino si è confrontato con i carabinieri i quali, già lunedì mattina, gli hanno consegnato una relazione di una cinquantina di pagine. I militari hanno sentito una buona parte delle persone coinvolte. Hanno raccolto anche le testimonianze dei soccorritori e alla fine hanno tirato le somme in modo da ricostruire nel dettaglio ciò che è avvenuto domenica mattina lungo la nord del Camino. Nel fascicolo d’inchiesta sono finite anche alcune fotografie scattate dall’elicottero nelle quali si notano le tracce lasciate dagli sciatori della comitiva composta da ventuno persone (diciotto clienti divisi in tre gruppi e tre guide alpine) e la frattura della neve lungo il pendio che ha provocato la gigantesca valanga di quasi trecento metri di fronte.
Il nulla osta per i funerali dei due sciatori, è stato concesso e stamattina si è svolto il funerale di Lele Mosca, a Graglia, nella chiesetta di Campra, attigua alla sua abitazione.

11 marzo 2011

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