Unirsi? Il Mortigliengo dice la sua

“Volete l’istituzione di un nuovo comune, denominato Mortigliengo, mediante la fusione degli attuali comuni di Casapinta e Mezzana Mortigliengo?”. E “Volete l’istituzione di un nuovo comune, denominato Lessona, mediante la fusione degli attuali comuni di Crosa e Lessona?”. Sono questi i due quesiti su quali un totale di 3.413 elettori, residenti nei quattro Comuni del Mortigliengo, dovranno esprimersi domenica, nel corso del referendum consultivo che darà conto dell’opinione popolare in merito al progetto destinato a generare due nuove entità comunali nel Biellese.
La consultazione, che non è vincolante in quanto i due progetti di fusione sono già stati approvati dai consigli comunali, avrà luogo domenica dalle 7 alle 23 nelle sedi comunali. Gli scrutini, effettuati dalle commissioni elettorali appositamente nominate, avranno luogo immediatamente dopo la chiusura dei seggi. Al voto saranno chiamati, nel dettaglio, 281 elettori di Crosa (133 maschi e 148 femmine), dei quali 27 residenti all’estero (10 maschi e 17 femmine); 421 elettori di Casapinta (181 maschi e 240 femmine), di cui 61 residenti all’estero (23 maschi e 38 femmine); 533 residenti a Mezzana (264 maschi e 269 femmine), di cui 79 residenti all’estero (41 maschi e 38 femmine) e 2.178 elettori di Lessona (1.082 maschi e 1.096 femmine), di cui 130 residenti all’estero (65 maschi e 65 femmine). Per i residenti al di fuori dei confini nazionali non è ammesso il voto a distanza: l’unica possibilità è raggiungere le rispettive sedi comunali per esprimere il proprio voto.
L’unico fatto che ha “turbato la quiete” in vista dell’appuntamento con le urne si è verificato nei giorni scorsi a Mezzana Mortigliengo, dove sono stati distribuiti volantini anonimi che consigliavano alla popolazione di esprimersi contro il progetto di fusione. Il fatto è stato immediatamente denunciato dal sindaco Alfio Serafia ai carabinieri di Valle Mosso. Il sindaco, alla luce del fatto, ha espresso la sua contrarietà, facendo presente che - se l’anonimo autore degli scritti si fosse reso palese - la dichiarazione anti-fusione sarebbe stata esposta anche in una bacheca comunale. E a chi punta il dito contro la maggior quota di mutui in carico a Mezzana (90mila euro contro i 13mila di Casapinta), il primo cittadino ha replicato dichiarando che il Comune è in grado di sostenere una tale spesa.
“Volete l’istituzione di un nuovo comune, denominato Mortigliengo, mediante la fusione degli attuali comuni di Casapinta e Mezzana Mortigliengo?”. E “Volete l’istituzione di un nuovo comune, denominato Lessona, mediante la fusione degli attuali comuni di Crosa e Lessona?”. Sono questi i due quesiti su quali un totale di 3.413 elettori, residenti nei quattro Comuni del Mortigliengo, dovranno esprimersi domenica, nel corso del referendum consultivo che darà conto dell’opinione popolare in merito al progetto destinato a generare due nuove entità comunali nel Biellese.
La consultazione, che non è vincolante in quanto i due progetti di fusione sono già stati approvati dai consigli comunali, avrà luogo domenica dalle 7 alle 23 nelle sedi comunali. Gli scrutini, effettuati dalle commissioni elettorali appositamente nominate, avranno luogo immediatamente dopo la chiusura dei seggi. Al voto saranno chiamati, nel dettaglio, 281 elettori di Crosa (133 maschi e 148 femmine), dei quali 27 residenti all’estero (10 maschi e 17 femmine); 421 elettori di Casapinta (181 maschi e 240 femmine), di cui 61 residenti all’estero (23 maschi e 38 femmine); 533 residenti a Mezzana (264 maschi e 269 femmine), di cui 79 residenti all’estero (41 maschi e 38 femmine) e 2.178 elettori di Lessona (1.082 maschi e 1.096 femmine), di cui 130 residenti all’estero (65 maschi e 65 femmine). Per i residenti al di fuori dei confini nazionali non è ammesso il voto a distanza: l’unica possibilità è raggiungere le rispettive sedi comunali per esprimere il proprio voto.
L’unico fatto che ha “turbato la quiete” in vista dell’appuntamento con le urne si è verificato nei giorni scorsi a Mezzana Mortigliengo, dove sono stati distribuiti volantini anonimi che consigliavano alla popolazione di esprimersi contro il progetto di fusione. Il fatto è stato immediatamente denunciato dal sindaco Alfio Serafia ai carabinieri di Valle Mosso. Il sindaco, alla luce del fatto, ha espresso la sua contrarietà, facendo presente che - se l’anonimo autore degli scritti si fosse reso palese - la dichiarazione anti-fusione sarebbe stata esposta anche in una bacheca comunale. E a chi punta il dito contro la maggior quota di mutui in carico a Mezzana (90mila euro contro i 13mila di Casapinta), il primo cittadino ha replicato dichiarando che il Comune è in grado di sostenere una tale spesa.