Unioni civili, ritirata la delibera
Alla fine, a trionfare, è stato l’ostruzionismo.
Su un tema che non ha certo appassionato più di tanto la città, il consiglio comunale di Biella, martedì, ha offerto uno spaccato particolarissimo, con una seduta fiume che si è chiusa con il ritiro della delibera sul regolamento del registro delle unioni civili alle quattro del mattino. La prova di forza chiesta dalla minoranza è stata dunque accettata a metà dalla maggioranza che alla fine, davanti all’impegno di rivedere il regolamento nelle due commissioni competenti in sede unificata, ha deciso di stoppare una discussione infinita.
E pensare che alle quattro del mattino, del 139 emendamenti presentati alla delibera (125 da parte di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lista Gentile e Lega Nord, 14 da Buongiorno Biella), ne erano stati discussi appena un decimo. Frutto di un regolamento che prevede l’esposizione, con tre minuti di tempo da parte del presentatore dell’emendamento e cinque minuti per ogni gruppo. Tempi che la minoranza ha sfruttato sino in fondo, trascinando la discussione per ore. E pensare che qualche proposta è stata pure votata favorevolmente. Un’apertura che ha dunque portato al compromesso. Ritiro della delibea e impegno a discutere tutti insieme le variazioni da apportare al regolamento in commissione. A uscirne non tanto bene è stata la maggioranza che ha accettato la prova di forza della minoranza, senza però portare a termine la votazione. Il regolamento non va in soffitta, ma verrà aggiornato e ripresentato al prossimo consiglio comunale. Sperando che la discussione, che non ha appassionato nessuno, non si trascini per tempi biblici. Biella ha bisogno di altre risposte per risollevarsi.