Una Coca da Expo con l’opera del biellese Daniele Basso
Mercoledì sera scorso il padiglione Coca-Cola in Expo 2015 ha celebrato i 100 anni dell’iconica bottiglia in vetro di Coca Cola con una festa nell’ambito della quale è stata allestita - e lo resterà fino al 18 maggio - una piccola selezione della mostra d’arte “L’arte in bottiglia”. Oltre 400 gli ospiti tra cui il critico d’arte Philippe Daverio, personaggi dello sport e dello spettacolo ed i vertici di Coca Cola.
Il primo prototipo della bottiglia storica venne realizzato nel 1915: l’azienda era alla ricerca di un nuovo packaging «che si potesse riconoscere a occhi chiusi o addirittura se frantumata a terra», come hanno spiegato i vertici aziendali. Il risultato fu una bottiglia le cui forme si ispiravano alle scanalature del bulbo di una fava di cacao: un design inconfondibile che fu uno dei principali fattori di successo della bevanda e che ispirò grandi artisti come Andy Warhol, Salvador Dalì o Keith Haring. Proprio la ricorrenza ha indotto Coca Cola ad invitare alcuni artisti contemporanei a rivisitare la celebre bottiglietta. Tra questi, alcuni italiani fra cui Luigi Bona e il biellese Daniele Basso, al quale “The Coca-Cola Company” ha commissionato un’imponente opera dal titolo “Coke it’s me”: è alta 175 centimetri e realizzata in acciaio 100% riciclabile e con 250 lattine riciclate. Basso orienta la sua opera al connubio tra moda, arte e design ed ha come fil rouge l’uso dell’acciaio lucidato, con una tecnica perfezionata nel tempo fino a raggiungere una resa di altissimo livello. «Tutti uguali, allo specchio - spiega Basso la sua filosofia - siamo sospesi tra sogno e realtà. Superata la finzione, le mie opere specchianti sono riflessioni sulla contemporaneità. Pensieri da terminare con il nostro significato».
Intanto, il Ricetto di Candelo fino a domenica sarà presente con una guida multilingue, tre video e un nuovo opuscolo nello stand dei Borghi più belli d’Italia ospitato nel padiglione di Eataly, mentre Biella, sul modello del Barolo Express, sta organizzando Cashmere Express, una navetta da e per Milano per far conoscere gli aspetti più caratteristici della zona.
R.A.
Mercoledì sera scorso il padiglione Coca-Cola in Expo 2015 ha celebrato i 100 anni dell’iconica bottiglia in vetro di Coca Cola con una festa nell’ambito della quale è stata allestita - e lo resterà fino al 18 maggio - una piccola selezione della mostra d’arte “L’arte in bottiglia”. Oltre 400 gli ospiti tra cui il critico d’arte Philippe Daverio, personaggi dello sport e dello spettacolo ed i vertici di Coca Cola.
Il primo prototipo della bottiglia storica venne realizzato nel 1915: l’azienda era alla ricerca di un nuovo packaging «che si potesse riconoscere a occhi chiusi o addirittura se frantumata a terra», come hanno spiegato i vertici aziendali. Il risultato fu una bottiglia le cui forme si ispiravano alle scanalature del bulbo di una fava di cacao: un design inconfondibile che fu uno dei principali fattori di successo della bevanda e che ispirò grandi artisti come Andy Warhol, Salvador Dalì o Keith Haring. Proprio la ricorrenza ha indotto Coca Cola ad invitare alcuni artisti contemporanei a rivisitare la celebre bottiglietta. Tra questi, alcuni italiani fra cui Luigi Bona e il biellese Daniele Basso, al quale “The Coca-Cola Company” ha commissionato un’imponente opera dal titolo “Coke it’s me”: è alta 175 centimetri e realizzata in acciaio 100% riciclabile e con 250 lattine riciclate. Basso orienta la sua opera al connubio tra moda, arte e design ed ha come fil rouge l’uso dell’acciaio lucidato, con una tecnica perfezionata nel tempo fino a raggiungere una resa di altissimo livello. «Tutti uguali, allo specchio - spiega Basso la sua filosofia - siamo sospesi tra sogno e realtà. Superata la finzione, le mie opere specchianti sono riflessioni sulla contemporaneità. Pensieri da terminare con il nostro significato».
Intanto, il Ricetto di Candelo fino a domenica sarà presente con una guida multilingue, tre video e un nuovo opuscolo nello stand dei Borghi più belli d’Italia ospitato nel padiglione di Eataly, mentre Biella, sul modello del Barolo Express, sta organizzando Cashmere Express, una navetta da e per Milano per far conoscere gli aspetti più caratteristici della zona.
R.A.