Un tiro di e-cigarette al gusto di peperonata
Erano in molti a chiedersi se la crisi l’avrebbe risparmiato. Invece, anche il fumo si sta piegando alle ristrettezze economiche che pesano sugli italiani, biellesi compresi. A farne le spese sono soprattutto le “bionde”, come i sigari e pure la pipa, che si stanno velocemente sostituendo con prodotti innovativi e, sostengono in tanti, compatibili con la cura della propria salute: vale a dire, le sigarette elettroniche.
Un nuovo business. Basta guardarsi attorno per accorgersi della diffusione massiccia di questi particolari prodotti: sempre più persone ne fanno uso; si trovano in numerose farmacie della provincia e nei vari negozi specializzati, che in zona non hanno ancora raggiunto la decina (in Italia ne aprono due al giorno) ma sembra stiano facendo affari d’oro.
La parola chiave è “svapare”. Il verbo “fumare”, insomma, è roba vecchia; perché l’e-cigarette è un dispositivo elettronico che emula i tradizionali prodotti per il fumo, ma consente di inalare vapore. Niente combustione, quindi; di conseguenza, nessun rischio cancerogeno. Il componente principale della sigaretta elettronica è, infatti, il vaporizzatore. Questo riscalda il liquido contenuto nella cartuccia o nel serbatoio (chiamato “tank”), creando una sospensione gassosa che trasporta le sostanze del liquido, lasciandole quasi inalterate grazie all’assenza di combustione. In gioco ci sarebbero: aromi; acqua; glicole propilenico e glicerina vegetale, sostanze certificate e usate da tempo in ambito cosmetico o farmaceutico. Quanto alla nicotina, essa è presente in concentrazione variabile fino a diventare facoltativa.
Verso un “vizio pulito”. Se si possono considerare risparmiatori, gli svapatori guardano alla salute ma non rinunciano al solito piacere. Lo spiega Luca Magnani, titolare con Alberto Genestrone e Francesco Giocondo del negozio specializzato “O-Due” aperto sei mesi fa a Biella, in via Italia 53/a: «La sigaretta elettronica riproduce il classico colpo in gola che si avverte con le sigarette al tabacco». Si parla, però, di affrancamento dal fumo: «Il cliente va accompagnato nel suo processo di guarigione, per questo offriamo prodotti personalizzati e di qualità. In generale, la concentrazione di nicotina è variabile per età, sesso, abitudini del vecchio fumatore, che poteva essere standard o un forte consumatore di tabacco. L’obiettivo è portarlo a fare uso di 0 milligrammi di nicotina. Allora, non gli resterà che il piacere di svapare».
Le raccomandazioni. Fogge e colori diversi; batterie tradizionali o usb o con l’attacco per l’auto; 120 gusti al tabacco e 4.200 sapori di vario genere, dalla peperonata al panettone. Con l’e-cigarette ci si può sbizzarrire, ma non si deve scherzare: «Chi non ha mai fumato è bene non provi nemmeno l’e-cigarette. Inoltre vige il divieto di vendita ai minori di 16 anni», raccomanda Luca Magnani. «Non ultimo, prima di usare la sigaretta elettronica si deve smettere di fumare: non si può usare il prodotto in concomitanza con le sigarette analogiche. La nostra soddisfazione è constatare che i clienti non toccano più una sola delle vecchie sigarette».
Giovanna Boglietti