Un progetto da 1 milione di dollari

Un progetto da 1 milione di dollari
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BIELLA -Qual è il valore del proprio futuro? Del sogno di giovani di talento, che coltivano l’ambizione di contribuire a cambiare il mondo? Probabilmente, non c’è prezzo che valga l’aspirazione. Ma, in questo caso, un numero esiste: è l’equivalente di un premio che consentirà agli studenti che lo vinceranno di avere a disposizione – ed ecco il numero in questione - un milione di dollari, per  lanciare una nuova “impresa sociale”.

Perché la competizione che mette in palio una simile cifra proprio a questo obiettivo mira: si tratta della più importante a livello internazionale, citata dal “Time” tra le cinque migliori idee che cambieranno il mondo, e che rappresenta il più importante movimento studentesco che si occupa di imprenditoria sociale e solidale. È il prestigioso “Hult Prize”, evento seguito da testate del calibro di “The Economist” e “The Financial Times”. Ma al quale, soprattutto, sta partecipando uno studente biellese, il 27enne Marco Trada.

Una laurea in Economia aziendale all’Università degli Studi di Torino, conseguita a Città Studi; quindi, l’affermazione nel mondo del lavoro, nell’azienda di famiglia locale, Edilnol; poi, il trasferimento in Francia, per ottenere il Master of Business Administration (Mba), alla Edhec Business School, percorso post-laurea a cui si ha accesso via selezione, aperta a chi ha maturato almeno tre anni di esperienza lavorativa.

Marco Trada fa parte di un team composto da quattro studenti - con lui, una ragazza messicana, una ragazza indiana e un ragazzo americano - che ha messo a punto un progetto legato al “social business” e che è stato selezionato, tra 25mila squadre, per contendersi la finale regionale dello “Hult Prize”. E “regionale” sta per “Europa”, dal momento che - spiega Marco - la finalissima vedrà coinvolti cinque team, ovvero i primi nominati in cinque diverse finali regionali: Londra, Boston, San Francisco, Shangai e Dubai.

Giovanna Boglietti 

 

Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 15 febbraio 2016 

BIELLA -Qual è il valore del proprio futuro? Del sogno di giovani di talento, che coltivano l’ambizione di contribuire a cambiare il mondo? Probabilmente, non c’è prezzo che valga l’aspirazione. Ma, in questo caso, un numero esiste: è l’equivalente di un premio che consentirà agli studenti che lo vinceranno di avere a disposizione – ed ecco il numero in questione - un milione di dollari, per  lanciare una nuova “impresa sociale”.

Perché la competizione che mette in palio una simile cifra proprio a questo obiettivo mira: si tratta della più importante a livello internazionale, citata dal “Time” tra le cinque migliori idee che cambieranno il mondo, e che rappresenta il più importante movimento studentesco che si occupa di imprenditoria sociale e solidale. È il prestigioso “Hult Prize”, evento seguito da testate del calibro di “The Economist” e “The Financial Times”. Ma al quale, soprattutto, sta partecipando uno studente biellese, il 27enne Marco Trada.

Una laurea in Economia aziendale all’Università degli Studi di Torino, conseguita a Città Studi; quindi, l’affermazione nel mondo del lavoro, nell’azienda di famiglia locale, Edilnol; poi, il trasferimento in Francia, per ottenere il Master of Business Administration (Mba), alla Edhec Business School, percorso post-laurea a cui si ha accesso via selezione, aperta a chi ha maturato almeno tre anni di esperienza lavorativa.

Marco Trada fa parte di un team composto da quattro studenti - con lui, una ragazza messicana, una ragazza indiana e un ragazzo americano - che ha messo a punto un progetto legato al “social business” e che è stato selezionato, tra 25mila squadre, per contendersi la finale regionale dello “Hult Prize”. E “regionale” sta per “Europa”, dal momento che - spiega Marco - la finalissima vedrà coinvolti cinque team, ovvero i primi nominati in cinque diverse finali regionali: Londra, Boston, San Francisco, Shangai e Dubai.

Giovanna Boglietti 

 

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