Un pezzo di “Pettina” al Comune di Vigliano
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VIGLIANO BIELLESE - Un mese fa, il sindaco Cristina Vazzoler aveva annunciato la conclusione della trattativa con i curatori fallimentari, per ottenere la donazione dell’archivio della Pettinatura Italiana, ricco di materiale storico industriale locale. Le trattative sono andate ancora avanti tanto che c’è un accordo per l’acquisizione di una parte del fabbricato dell’azienda in cambio dell’azzeramento dei debiti che la “Pettina” ha nei confronti del Comune.
«La Pettinatura Italiana ci deve circa 350 mila euro di mancati pagamenti Ici e Imu degli anni passati - afferma il sindaco Cristina Vazzoler -. I curatori ci hanno proposto una transazione, uno scambio con le strutture aziendali per il recupero di quella cifra di cui penso sarà comunque difficile venire in possesso».
In realtà una parte delle proprietà della “Pettina” sono già usate dal Comune come «il pozzo di Longange, all’Erios, il campo sportivo e diverse strade». Regolarizzate queste proprietà che diventerebbero ufficialmente di proprietà comunale il sindaco vorrebbe «entrare in possesso della porzione di stabile che c’è tra i due cancelli di ingresso dell’azienda, per farlo diventare un polo culturale dove creare una mostra permanente e l’archivio storico ed industriale dell’azienda e delle famiglie che ci hanno lavorato e ricavare spazi per l’attività delle associazioni del paese».
Ma una volta avvenuta la transazione resta la parte forse più difficile dell’operazione, il reperimento dei soldi necessari per mettere a posto i locali. «E’ un progetto ambizioso che comporterà la ricerca di fondi e finanziamenti - spiega Vazzoler - ma siamo pronti alla sfida, per arrivare a conclusione di questa partita, per valorizzare la zona e la struttura».
Sante Tregnago
VIGLIANO BIELLESE - Un mese fa, il sindaco Cristina Vazzoler aveva annunciato la conclusione della trattativa con i curatori fallimentari, per ottenere la donazione dell’archivio della Pettinatura Italiana, ricco di materiale storico industriale locale. Le trattative sono andate ancora avanti tanto che c’è un accordo per l’acquisizione di una parte del fabbricato dell’azienda in cambio dell’azzeramento dei debiti che la “Pettina” ha nei confronti del Comune.
«La Pettinatura Italiana ci deve circa 350 mila euro di mancati pagamenti Ici e Imu degli anni passati - afferma il sindaco Cristina Vazzoler -. I curatori ci hanno proposto una transazione, uno scambio con le strutture aziendali per il recupero di quella cifra di cui penso sarà comunque difficile venire in possesso».
In realtà una parte delle proprietà della “Pettina” sono già usate dal Comune come «il pozzo di Longange, all’Erios, il campo sportivo e diverse strade». Regolarizzate queste proprietà che diventerebbero ufficialmente di proprietà comunale il sindaco vorrebbe «entrare in possesso della porzione di stabile che c’è tra i due cancelli di ingresso dell’azienda, per farlo diventare un polo culturale dove creare una mostra permanente e l’archivio storico ed industriale dell’azienda e delle famiglie che ci hanno lavorato e ricavare spazi per l’attività delle associazioni del paese».
Ma una volta avvenuta la transazione resta la parte forse più difficile dell’operazione, il reperimento dei soldi necessari per mettere a posto i locali. «E’ un progetto ambizioso che comporterà la ricerca di fondi e finanziamenti - spiega Vazzoler - ma siamo pronti alla sfida, per arrivare a conclusione di questa partita, per valorizzare la zona e la struttura».
Sante Tregnago