Un aiuto dai migranti per riaprire il rifugio

Un aiuto dai migranti per riaprire il rifugio
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COGGIOLA - Il rifugio Monte Barone all’alpe Ponasca, amatissimo punto di ritrovo per gli amanti della montagna, valsesserini e non solo, si prepara a riaprire le sue porte. E lo fa con una grande novità: il nuovo look che i lavori di miglioramento funzionale e strutturale promossi dal Cai Valsessera, titolare dei locali, gli hanno conferito. Un inverno di lavori, ed ecco ora giunto il momento per dare il via alla nuova stagione, ancora una volta sotto la gestione di Davide Gioia. Nei giorni scorsi sono state apportate le ultime “rifiiture” all’area, sistemando materiali e dettagli: un compito che ha visto all’opera non solo i volontari locali del Club alpino, ora presieduto dal coggiolese Federico Iacolino, ma anche alcuni dei giovani migranti ospitati nel centro accoglienza di Granero. Sollecitati dai “concittadini” italiani, i giovani hanno infatti accettato di buon grado di offrire gratuitamente la loro robusta manodopera per l’importante causa.
Tutta la Valsessera attende dunque il grande evento: l’appuntamento con la riapertura è in programma per domenica, a partire dalle 11. Per quell’ora è previsto il ritrovo di tutti i partecipanti al rifugio, cui seguiranno il saluto del presidente del Cai Valsessera, la relazione sui lavori eseguiti e la liturgia di benedizione. Chiuderà la giornata il pranzo libero (primo piatto caldo offerto dal Cai Valsessera). Per prenotazioni al pranzo: 347-9381377

Veronica Balocco

COGGIOLA - Il rifugio Monte Barone all’alpe Ponasca, amatissimo punto di ritrovo per gli amanti della montagna, valsesserini e non solo, si prepara a riaprire le sue porte. E lo fa con una grande novità: il nuovo look che i lavori di miglioramento funzionale e strutturale promossi dal Cai Valsessera, titolare dei locali, gli hanno conferito. Un inverno di lavori, ed ecco ora giunto il momento per dare il via alla nuova stagione, ancora una volta sotto la gestione di Davide Gioia. Nei giorni scorsi sono state apportate le ultime “rifiiture” all’area, sistemando materiali e dettagli: un compito che ha visto all’opera non solo i volontari locali del Club alpino, ora presieduto dal coggiolese Federico Iacolino, ma anche alcuni dei giovani migranti ospitati nel centro accoglienza di Granero. Sollecitati dai “concittadini” italiani, i giovani hanno infatti accettato di buon grado di offrire gratuitamente la loro robusta manodopera per l’importante causa.
Tutta la Valsessera attende dunque il grande evento: l’appuntamento con la riapertura è in programma per domenica, a partire dalle 11. Per quell’ora è previsto il ritrovo di tutti i partecipanti al rifugio, cui seguiranno il saluto del presidente del Cai Valsessera, la relazione sui lavori eseguiti e la liturgia di benedizione. Chiuderà la giornata il pranzo libero (primo piatto caldo offerto dal Cai Valsessera). Per prenotazioni al pranzo: 347-9381377

Veronica Balocco

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