Troppi suicidi, parte la prevenzione

Troppi suicidi, parte la prevenzione
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CANDELO - Un incontro pubblico, per affrontare, tutti insieme, il delicato tema della prevenzione ai suicidi, piaga sociale che nel Biellese fa registrare il doppio delle vittime rispetto alla media nazionale. Lo ha organizzato l’amministrazione comunale di Candelo, in collaborazione con l’Asl di Biella e l’Associazione di promozione sociale “Barriere per la vita”. L’evento, dal titolo “Oltre il rimpianto” si terrà venerdì prossimo, 30 settembre, alle 21 al centro culturale “Le Rosminiane” di Candelo.

La serata si aprirà con la proiezione di un cortometraggio. Sono poi previsti tre interventi.  Il primo a prendere la parola sarà lo psichiatra Roberto Merli, direttore della struttura complessa di Psichiatria del distretto di Biella, che affronterà i delicati temi della “solidarietà sociale”, del "coraggio civile” e dell’importanza della “prevenzione attraverso un corretto stile di vita sotto il profilo psicofisico”.
Prenderà poi la parola la psicologa Elena Macchiarulo, dirigente della struttura complessa di psichiatria di Biella, che affronterà il tema “Il gruppo come risorsa”. Il riferimento è ai gruppi di sostegno per i cosiddetti “sopravvissuti”, cioè i familiari delle vittime. Anche questo è un servizio già in essere, attivato dall’Asl Bi nelle due strutture di Biella e Cossato. La dottoressa Macchiarulo si occupa proprio del coordinamento dei gruppi di aiuto che si riuniscono con cadenza quindicinale.
Chiuderà la serata la testimonianza di Valerio Manara, il papà della mamma di Vigliano Biellese che si è tolta la vita lo scorso primo maggio, a soli 42 anni.
«Crediamo nella prevenzione e nella promozione di un sano stile di vita - intervengono il sindaco di Candelo, Mariella Biollino e l’assessore alle politiche sociali Selena Minuzzo - al fine di creare maggior coesione sociale aiutando anche i soggetti fragili. La collaborazione con l’Asl e l’associazione “Barriere per la vita” è importante per aprire una riflessione su una tematica  che colpisce sempre di più la nostra società».
Sh.C.

CANDELO - Un incontro pubblico, per affrontare, tutti insieme, il delicato tema della prevenzione ai suicidi, piaga sociale che nel Biellese fa registrare il doppio delle vittime rispetto alla media nazionale. Lo ha organizzato l’amministrazione comunale di Candelo, in collaborazione con l’Asl di Biella e l’Associazione di promozione sociale “Barriere per la vita”. L’evento, dal titolo “Oltre il rimpianto” si terrà venerdì prossimo, 30 settembre, alle 21 al centro culturale “Le Rosminiane” di Candelo.

La serata si aprirà con la proiezione di un cortometraggio. Sono poi previsti tre interventi.  Il primo a prendere la parola sarà lo psichiatra Roberto Merli, direttore della struttura complessa di Psichiatria del distretto di Biella, che affronterà i delicati temi della “solidarietà sociale”, del "coraggio civile” e dell’importanza della “prevenzione attraverso un corretto stile di vita sotto il profilo psicofisico”.
Prenderà poi la parola la psicologa Elena Macchiarulo, dirigente della struttura complessa di psichiatria di Biella, che affronterà il tema “Il gruppo come risorsa”. Il riferimento è ai gruppi di sostegno per i cosiddetti “sopravvissuti”, cioè i familiari delle vittime. Anche questo è un servizio già in essere, attivato dall’Asl Bi nelle due strutture di Biella e Cossato. La dottoressa Macchiarulo si occupa proprio del coordinamento dei gruppi di aiuto che si riuniscono con cadenza quindicinale.
Chiuderà la serata la testimonianza di Valerio Manara, il papà della mamma di Vigliano Biellese che si è tolta la vita lo scorso primo maggio, a soli 42 anni.
«Crediamo nella prevenzione e nella promozione di un sano stile di vita - intervengono il sindaco di Candelo, Mariella Biollino e l’assessore alle politiche sociali Selena Minuzzo - al fine di creare maggior coesione sociale aiutando anche i soggetti fragili. La collaborazione con l’Asl e l’associazione “Barriere per la vita” è importante per aprire una riflessione su una tematica  che colpisce sempre di più la nostra società».
Sh.C.

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