Tre giorni di emergenza

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(26 mag) Nel fine settimana il paese entra in emergenza: venerdì, sabato e domenica, Cavaglià sarà teatro di un’esercitazione provinciale della Protezione Civile, organizzata dal comitato di locale della Croce Rossa insieme a quelli di Cossato e Biella, in collaborazione con il comune, il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, il coordinamento provinciale delle associazioni di volontariato di P.C. il corpo Anti-incendi Boschivi, e la sede locale degli alpini. Nel fine settimana il paese entra in emergenza: venerdì, sabato e domenica, Cavaglià sarà teatro di un’esercitazione provinciale della Protezione Civile, organizzata dal comitato di locale della Croce Rossa insieme a quelli di Cossato e Biella, in collaborazione con il comune, il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, il coordinamento provinciale delle associazioni di volontariato di P.C. il corpo Anti-incendi Boschivi, e la sede locale degli alpini.
Piazza Palatucci, a partire da venerdì sera, si trasformerà in un vero e proprio campo base della C.R.I., allestito con tutti i crismi atti a far fronte ad una reale emergenza. Qui si troverà il cuore delle esercitazioni fissate per i due giorni successivi, che mirano a testare da un lato alcune delle attività di soccorso appannaggio di Croce Rossa e Protezione Civile, in caso di calamità o disastro, e dall’altro le capacità di svolgimento delle stesse attività in concerto con gli enti e le istituzioni locali preposte. A questo scopo al campo cavagliese parteciperanno circa 70 volontari, con un dispiego di uomini e mezzi che interessa sia Croce Rossa e Protezione Civile che Vigili del Fuoco ed altre associazioni. Ma ecco il programma dettagliato dell’esercitazione. Sabato mattina si svolgerà un addestramento in cui saranno spiegate le modalità di utilizzo del materiale in dotazione alla Protezione Civile, mentre nel pomeriggio si terrà una dimostrazione di soccorso in caso di incidente stradale, alla quale prenderanno parte anche i Vigili del Fuoco del comando di Biella.
Domenica invece si darà il via alla vera emergenza: circa 40 cittadini cavagliesi, che in questi giorni saranno allertati direttamente dal Comune, verranno evacuati dalle proprie case e portati al campo base della Croce Rossa, seguendo le esatte modalità da effettuarsi in caso di disastro o calamità. Ma non finisce qui, per gli sfollati, ci sarà anche il cosiddetto “censimento delle esigenze”. «In caso di disastro, calamità o anche di un semplice incidente, quale una fuga di gas, le persone evacuate che non possono tornare alle proprie case vengono accolte nelle nostre strutture di emergenza – spiega il delegato provinciale della Protezione Civile, Stefano Falco – qui noi abbiamo il dovere non solo di metterli in sicurezza ed accoglierli, ma anche di permettere loro di continuare a fare una vita normale per tutto il tempo in cui non potranno avere accesso alle proprie abitazioni: ecco allora che scatta il “censimento delle esigenze”, vale a dire un sondaggio delle reali necessità degli sfollati che vanno dal semplice vestiario, ai farmaci, fino a particolari trattamenti in caso di persone malate o disabili. Per esempio in questo caso il censimento verrà svolto anche per quanto riguarda l’Infermeria Cesare Vercellone. È di tutto questo che noi volontari ci dobbiamo occupare». In compito difficile da svolgere, persino quando si tratta soltanto di una simulazione: un esempio su tutti, tra volontari e sfollati, domenica Croce Rossa e Protezione Civile dovranno “sfamare” con la loro cucina da campo un centinaio di persone.

26 maggio 2010

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