Tasi al massimo, 3,3 per mille
Di ufficiale non c’è ancora nulla perché i contabili del Comune sono al lavoro per simulare le ricadute sulla Tasi. Ma la giunta di Biella, lunedì, ha iniziato a pensare alle scelte politiche legate alle aliquote della nuova tassa introdotta dal governo centrale per finanziare i servizi indivisibili, cioè quelli offerti dai comuni alla generalità dei cittadini e che riguardano l’illuminazione pubblica, la manutenzione di strade e verde pubblico e vari servizi per la sicurezza.
La giunta pare intenzionata ad applicare l’aliquota massima della Tasi, ossia il 3,3 per mille. Sugli altri fabbricati, invece, l’aliquota Imu più Tasi dovrebbe essere del 10,6 per mille. L’Imu rimarrà a carico del proprietario, mentre il 3,3 per mille della Tasi sarà divisa: 70 per cento a carico del proprietario, 30 per cento a carico dell’affittuario. Il decreto prevede che la parte a loro carico possa variare dal 10 al 30 per cento e la giunta di Biella appare orientata proprio a quest’ultima ipotesi. «I calcoli che abbiamo iniziato a produrre - spiega il sindaco Dino Gentile - ci dicono che chi non pagava l’Imu prima casa nel 2012 non la pagherà neppure oggi, mentre per i proprietari di altri fabbricati che hanno affittato i loro stabili, il costo della tassa dovrebbe rimanere inalterato. Discorso diverso se l’immobile non è affittato: in questo caso sarà tutto a carico del proprietario».
Detrazioni. Rispetto all’Imu, la Tasi non prevede la detrazione di 200 euro più 50 euro per ogni figlio a carico fino al 26° anno di età. «Abbiamo pensato di applicare la Tasi al 3,3 per mille - spiega il sindaco Dino Gentile - per riuscire ad avere una detrazione di 175 euro, per andare incontro alle esigenze delle fasce più deboli».
Considerando un immobile di 100 metri quadrati prima casa, con una rendita catastale media di 619 euro, occupato da una famiglia di tre persone e con una detrazione di 175 euro si dovrebbero pagare 168 euro (simulazione effettuata nei giorni scorsi da Federconsumatori).
La Iuc. La Tasi è solo una delle tasse che graveranno sull’abitazione. Ci sarà infatti, oltre all’Imu seconda casa, anche la Tari, ossia la tassa sui rifiuti.