"Suo fratello rischia l'arresto", anziana truffata da finto carabiniere

Consegnati soldi e oggetti in oro al sedicente rappresentate dell'Arma. Ma era tutto inventato.

"Suo fratello rischia l'arresto", anziana truffata da finto carabiniere
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"Suo fratello rischia l'arresto", anziana truffata da finto carabiniere.

Pensionata di 75 anni

E’ riuscita, venerdì a mezzogiorno, l’ennesima truffa ai danni di una pensionata da parte di un finto carabiniere che, stavolta, a differenza delle precedenti occasioni nelle quali il sedicente uomo in divisa era coprotagonista con un avvocato, si è appoggiato a dei finti periti dell’assicurazione. Sono scaltri questi truffatori. E preparati alla perfezione dai loro trascorsi, dalle tante truffe non riuscite e da quelle invece andate a segno. Sono le stesse vittime prese di mira a dare indicazioni sulla loro vita che vengono subito sfruttate da chi sta all’altro capo del telefono. Stavolta la pensionata raggirata ha 75 anni e abita a Biella. Quando il finto carabiniere al telefono ha spiegato alla signora che era il fratello a rischiare grane grosse fino addirittura all’arresto, lei non si è ovviamente tirata indietro e si è detta subito disponibile a pagare quanto le veniva richiesto pur di cavare dagli impicci il caro parente.

La telefonata

«Pronto?... Buonasera signora, sono il maresciallo dei carabinieri... non si allarmi, la chiamo perché suo fratello è rimasto coinvolto in un incidente stradale... sta bene, ma l’abbiamo trattenuto in caserma... ci sarebbe una somma da pagare per risarcire il danno e farlo tornare a casa senza problemi giudiziari. Abbiamo trovato l’accorso anche con il perito dell’assicurazione. In caso contrario

Scaltri e smaliziati

A conti fatti, prima di giungere ad accampare giudizi, ci si dovrebbe immedesimare con la potenziale vittima e valutare la fiducia che ispira la divisa sbandierata dall’autore della telefonata. Notevole anche l’abilità dei truffatori, che inventano di sana pianta ruoli e circostanze e, come quei cartomanti delle tv locali, riescono a farsi dire nel corso della telefonata il nome, in questo caso, del fratello («Sì, proprio lui...», si affretta poi a rispondere il telefonista) e l’indirizzo della persona da truffare.

Il finto carabiniere

Così, una manciata di minuti dopo la telefonata, ha bussato alla porta della pensionata uno sconosciuto che si è spacciato per carabiniere mandato dal maresciallo «a raccogliere quanto accordato». La signora ha consegnato al finto carabiniere 300 euro in contanti e svariati monili in oro a titolo di cauzione allo scopo di consentire al fratello di tornarsene a casa. Lo sconosciuto ha salutato e se n’è andato. I soldi e l’oro, ovviamente, sono spariti con lui.

Le indagini

Quando la signora ha scoperto che il fratello in realtà era a casa e non era rimasto coinvolto in nessun incidente o grana con le forze dell’ordine, ha capito di essere stata raggirata e si è così presentata nella caserma di via Rosselli dove ha presentato denuncia contro ignoti. Per prima cosa i veri carabinieri hanno controllato i tabulati telefonici per verificare da dove fosse stata effettuata la prima telefonata. Le indagini proseguono nel tentativo di risalire al truffatore.
V.Ca.

 

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