Sulle strade del Giro d’Italia 100
Il turismo in bici è sempre più appassionante. Soprattutto se passa e promuove terre di campioni, se racconta la storia di un territorio valorizzandone l’attualità che è fatta soprattutto di ottimi prodotti paesaggistici ed enogastronomici. Uno degli strumenti messi a disposizione del turista-ciclista è il portale www.piemontebike.eu. Le iniziative tuttavia sono numerose e certamente l’edizione numero 100 del Giro d’Italia di quest’anno le ha moltiplicate anche mediaticamente, grazie alle due tappe (Reggio Emilia-Tortona e Castellania- Oropa) che hanno portato tanta gente sui luoghi piemontesi, già di per se stessi luoghi epici del ciclismo. Fra le ultime interessanti iniziative ecco che spicca un itinerario per chi ama la bicicletta e i suoi campioni, da affrontare non necessariamente a ritmo dei campioni: si tratta del percorso cicloturistico che parte da Acqui Terme per raggiungere il Santuario di Oropa, passando per il Monferrato e per Castellania – paese natale di Fausto e Serse Coppi – ripercorre le strade del Giro d'Italia con un omaggio al Campionissimo e un tributo a Marco Pantani, che nel 1999 compì una delle più grandi imprese della sua carriera proprio sulla salita biellese che raggiunge Oropa. Il programma cicloturistico è previsto in otto tappe, dal chilometraggio abbordabile anche per chi è meno allenato, per un totale di 320 chilometri, lungo strade che emozionano non solo per la storia dello sport del pedale ma anche per i paesaggi e per i castelli che sfiora. «Questo itinerario trova nel lavoro di squadra e nella capacità di fare sistema tra settori e territori differenti il proprio punto di forza» rimarca Antonella Parigi, assessore regionale a cultura e turismo. «Un’iniziativa che dimostra ancora una volta il dinamismo della nostra regione in ambito turistico e quanto il settore possa ancora crescere nell’offerta, in particolare nell’ambito del cicloturismo e di tutto il comparto del turismo “slow”». «Una tappa storica» aggiunge l'assessore regionale allo sport Giovanni Maria Ferraris, «ripercorsa con il centesimo Giro d’Italia, che viene riproposta a livello amatoriale, complice il grande afflusso di pubblico avuto lo scorso 20 maggio. Questo itinerario conferma quanto il ciclismo sia uno sport popolare, che contamina tutti di passione e promuove con efficacia il territorio». L'altro filo conduttore dell'iniziativa è proprio legato alla storia del ciclismo in terra piemontese. Lo spiega Sergio Leone, assessore allo sport della città di Biella: «La tappa del Giro d'Italia ci ha fornito una formidabile vetrina in tutto il mondo. Questa iniziativa è nata anche per cavalcare l'onda di quella giornata emozionante». Il tracciato della Acqui Terme-Castellania-Oropa tra l'altro interseca alcune delle principali ciclovie della Regione e non solo: «È disegnato apposta» spiega Luciano Rossi, presidente di Atl Biella «per incrociarsi con la Via Francigena e con la VenTo, la ciclovia padana tra Venezia e Torino. E una volta a Oropa ecco il percorso di montagna attorno al Monte Rosa, oppure il più breve ma altrettanto suggestivo giro dei santuari biellesi». I tracciati e le mappe sono messi a disposizione sul sito www.movimentolento.it.
Il turismo in bici è sempre più appassionante. Soprattutto se passa e promuove terre di campioni, se racconta la storia di un territorio valorizzandone l’attualità che è fatta soprattutto di ottimi prodotti paesaggistici ed enogastronomici. Uno degli strumenti messi a disposizione del turista-ciclista è il portale www.piemontebike.eu. Le iniziative tuttavia sono numerose e certamente l’edizione numero 100 del Giro d’Italia di quest’anno le ha moltiplicate anche mediaticamente, grazie alle due tappe (Reggio Emilia-Tortona e Castellania- Oropa) che hanno portato tanta gente sui luoghi piemontesi, già di per se stessi luoghi epici del ciclismo. Fra le ultime interessanti iniziative ecco che spicca un itinerario per chi ama la bicicletta e i suoi campioni, da affrontare non necessariamente a ritmo dei campioni: si tratta del percorso cicloturistico che parte da Acqui Terme per raggiungere il Santuario di Oropa, passando per il Monferrato e per Castellania – paese natale di Fausto e Serse Coppi – ripercorre le strade del Giro d'Italia con un omaggio al Campionissimo e un tributo a Marco Pantani, che nel 1999 compì una delle più grandi imprese della sua carriera proprio sulla salita biellese che raggiunge Oropa. Il programma cicloturistico è previsto in otto tappe, dal chilometraggio abbordabile anche per chi è meno allenato, per un totale di 320 chilometri, lungo strade che emozionano non solo per la storia dello sport del pedale ma anche per i paesaggi e per i castelli che sfiora. «Questo itinerario trova nel lavoro di squadra e nella capacità di fare sistema tra settori e territori differenti il proprio punto di forza» rimarca Antonella Parigi, assessore regionale a cultura e turismo. «Un’iniziativa che dimostra ancora una volta il dinamismo della nostra regione in ambito turistico e quanto il settore possa ancora crescere nell’offerta, in particolare nell’ambito del cicloturismo e di tutto il comparto del turismo “slow”». «Una tappa storica» aggiunge l'assessore regionale allo sport Giovanni Maria Ferraris, «ripercorsa con il centesimo Giro d’Italia, che viene riproposta a livello amatoriale, complice il grande afflusso di pubblico avuto lo scorso 20 maggio. Questo itinerario conferma quanto il ciclismo sia uno sport popolare, che contamina tutti di passione e promuove con efficacia il territorio». L'altro filo conduttore dell'iniziativa è proprio legato alla storia del ciclismo in terra piemontese. Lo spiega Sergio Leone, assessore allo sport della città di Biella: «La tappa del Giro d'Italia ci ha fornito una formidabile vetrina in tutto il mondo. Questa iniziativa è nata anche per cavalcare l'onda di quella giornata emozionante». Il tracciato della Acqui Terme-Castellania-Oropa tra l'altro interseca alcune delle principali ciclovie della Regione e non solo: «È disegnato apposta» spiega Luciano Rossi, presidente di Atl Biella «per incrociarsi con la Via Francigena e con la VenTo, la ciclovia padana tra Venezia e Torino. E una volta a Oropa ecco il percorso di montagna attorno al Monte Rosa, oppure il più breve ma altrettanto suggestivo giro dei santuari biellesi». I tracciati e le mappe sono messi a disposizione sul sito www.movimentolento.it.