Studente di Cerrione muore nel Naviglio

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Studente di Cerrione
si uccide nel Naviglio
Tragedia a Milano: forse un amore non corrisposto
alla base del gesto di un giovane benvoluto da tutti

(14 mar) Potrebbe aver deciso di farla finita per amore, Marco Bignotti, 23 anni, di Cerrione, studente all’università Statale di Milano. Il corpo del giovane è stato ripescato ieri venerdì mattina dai Vigili del fuoco dalle acque del Naviglio. E’ stata la polizia, ieri mattina, a spiegare che le indagini sono ormai nettamente orientate verso la pista del suiocuidio per motivi sentimentali. Sul corpo, infatti, non sono stati riscontrati segni di violenza anche se, per sapere come stanno realmente le cose, si dovrà attendere l’esito dell’autopsia.
Nell’appartamento milanese del giovane, gli agenti hanno trovato tutto in perfetto ordine. La svolta al caso, che in un primo momento appariva con i contorni di un giallo, si è avuta con l’analisi del cellulare del giovane da parte degli esperti della Scientifica. E’ così emerso quello che è apparso come il più logico movente di un suicidio, di carattere sentimentale. Il giovane avrebbe inviato e ricevuto dei messaggi sms. Alla ragazza che non corrispondeva i suoi sentimenti, Marco aveva scritto che avrebbe compiuto un gesto estremo. «Ma lei - hanno riferito dalla Squadra mobile - non gli aveva creduto...».

I DETTAGLI SU ECO DI BIELLA DI LUNEDI 16 MARZO

 

 

Studente di Cerrione
si uccide nel Naviglio
Tragedia a Milano: forse un amore non corrisposto
alla base del gesto di un giovane benvoluto da tutti

 
 


(14 mar)
Potrebbe aver deciso di farla finita per amore, Marco Bignotti, 23 anni, di Cerrione, studente all’università Statale di Milano. Il corpo del giovane è stato ripescato ieri venerdì mattina dai Vigili del fuoco dalle acque del Naviglio. E’ stata la polizia, ieri mattina, a spiegare che le indagini sono ormai nettamente orientate verso la pista del suiocuidio per motivi sentimentali. Sul corpo, infatti, non sono stati riscontrati segni di violenza anche se, per sapere come stanno realmente le cose, si dovrà attendere l’esito dell’autopsia.
Nell’appartamento milanese del giovane, gli agenti hanno trovato tutto in perfetto ordine. La svolta al caso, che in un primo momento appariva con i contorni di un giallo, si è avuta con l’analisi del cellulare del giovane da parte degli esperti della Scientifica. E’ così emerso quello che è apparso come il più logico movente di un suicidio, di carattere sentimentale. Il giovane avrebbe inviato e ricevuto dei messaggi sms. Alla ragazza che non corrispondeva i suoi sentimenti, Marco aveva scritto che avrebbe compiuto un gesto estremo. «Ma lei - hanno riferito dalla Squadra mobile - non gli aveva creduto...».
Secondo una prima ricostruzione, il giovane era uscito con alcuni compagni per raggiungere la zona dei navigli, dove si trovano numerosi locali.Ad un certo punto i ragazzi non avrebbero più visto l’amico biellese.
Il corpo, che galleggiava appena sotto il pelo dell’acqua, è stato notato venerdì a mezzogiorno da un passante che ha attirato l’attenzione di una pattuglia della Polizia municipale.
Il giovane biellese, molto conosciuto e stimato in paese così come i suoi familiari, era figlio unico di Bruno Bignotti, ex dipendente Lancia, ora in pensione, componente del coro Ana “Stella alpina”, e di Anna Morello, impiegata, volontaria della parrocchia.
v.ca.

14 marzo 2009

 
                
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