Strona in sicurezza: stanziati 300mila euro

Strona in sicurezza: stanziati 300mila euro
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COSSATO - Negli scorsi anni, lungo il torrente Strona, che taglia a metà la città, dopo l’alluvione del 1968, erano stati effettuati diversi lavori per la sicurezza, iniziando  dal tratto dove c’erano la tintoria Tinval e la Filatura Strobino, proseguendo poi con i rifacimenti spondali a nord del ponte di via Mazzini e il successivo tratto che va fino alla sede della Croce Rossa. Quanto prima, le difese idrauliche verranno ulteriormente aumentate.

Infatti, la Regione ha stanziato 300 mila euro  per mettere in sicurezza un nuovo tratto di quel corso  d’acqua a sud della città.

L’assessore  ai lavori pubblici, Cristina Bernardi, spiega nel dettaglio: «Il tratto interessato, è quello tra la sede della Croce Rossa ed i Vigili del fuoco e la confluenza con il torrente Quargnasca. Prima di fine anno, verrà stilato il progetto esecutivo, cui farà seguito il bando di gara. Pertanto, confidiamo di poter assegnare i lavori entro aprile-maggio del prossimo anno».

L’iter ha subìto uno stop di quasi un anno a causa dei rilievi da parte della Sovrintendenza per i beni archeologici a causa della presenza  del guado in località Vandara, sbloccato dopo mesi di confronto serrato  fra i funzionari del Comune e quelli della Regione. Si è, infatti, trovato l’accordo senza dover eliminare il  guado, che, a parere dei tecnici regionali, poteva, in caso di forti precipitazioni, fare da tappo a piante e detriti».

«Abbiamo raggiunto un compromesso – prosegue l’assessore –: procedendo alla rimozione delle grosse  tubazioni che ci sono sotto il manufatto. Resterà solo un “solettone’’ come base per far transitare i mezzi agricoli a ruote alte. Il nuovo guado sarà più basso di un metro rispetto ad ora e “a filo d’acqua’’, per cui sarà interdetto alle auto. Una buona sintesi tra la sicurezza e la funzionalità che non penalizzerà, però,  i contadini della  zona».

L’intervento interesserà anche lavori di riprofilatura del fondo dell’alveo con  la rimozione di grosse pietre e il rinforzo delle fondazioni di vecchi edifici, soprattutto industriali,  che costeggiano il torrente.

Franco Graziola

COSSATO - Negli scorsi anni, lungo il torrente Strona, che taglia a metà la città, dopo l’alluvione del 1968, erano stati effettuati diversi lavori per la sicurezza, iniziando  dal tratto dove c’erano la tintoria Tinval e la Filatura Strobino, proseguendo poi con i rifacimenti spondali a nord del ponte di via Mazzini e il successivo tratto che va fino alla sede della Croce Rossa. Quanto prima, le difese idrauliche verranno ulteriormente aumentate.

Infatti, la Regione ha stanziato 300 mila euro  per mettere in sicurezza un nuovo tratto di quel corso  d’acqua a sud della città.

L’assessore  ai lavori pubblici, Cristina Bernardi, spiega nel dettaglio: «Il tratto interessato, è quello tra la sede della Croce Rossa ed i Vigili del fuoco e la confluenza con il torrente Quargnasca. Prima di fine anno, verrà stilato il progetto esecutivo, cui farà seguito il bando di gara. Pertanto, confidiamo di poter assegnare i lavori entro aprile-maggio del prossimo anno».

L’iter ha subìto uno stop di quasi un anno a causa dei rilievi da parte della Sovrintendenza per i beni archeologici a causa della presenza  del guado in località Vandara, sbloccato dopo mesi di confronto serrato  fra i funzionari del Comune e quelli della Regione. Si è, infatti, trovato l’accordo senza dover eliminare il  guado, che, a parere dei tecnici regionali, poteva, in caso di forti precipitazioni, fare da tappo a piante e detriti».

«Abbiamo raggiunto un compromesso – prosegue l’assessore –: procedendo alla rimozione delle grosse  tubazioni che ci sono sotto il manufatto. Resterà solo un “solettone’’ come base per far transitare i mezzi agricoli a ruote alte. Il nuovo guado sarà più basso di un metro rispetto ad ora e “a filo d’acqua’’, per cui sarà interdetto alle auto. Una buona sintesi tra la sicurezza e la funzionalità che non penalizzerà, però,  i contadini della  zona».

L’intervento interesserà anche lavori di riprofilatura del fondo dell’alveo con  la rimozione di grosse pietre e il rinforzo delle fondazioni di vecchi edifici, soprattutto industriali,  che costeggiano il torrente.

Franco Graziola

 

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