Strade chiuse, Bielmonte paralizzato
La pagina Facebook ufficiale della piccola stazione sciistica di Bielmonte è un lungo, triste bollettino singhiozzante.
Solo per restare alle ultime settimane, la litania si ripete decine di volte: “Strada da Biella chiusa”, e siamo a Santo Stefano. “Speriamo di riuscire ad aprire domani”, e siamo al 27 dicembre. “Strada da Biella ancora chiusa, da Trivero è aperta”, e siamo a ridosso di Capodanno. “Strade aperte, necessari gli antineve”, è l’entusiasmo di inizio anno. Ma passano pochi giorni e il 17 gennaio arriva una “comunicazione importante: strade tutte e due chiuse per pericolo slavine”. Sconforto? Non per molto, visto che il giorno dopo le strade tornano ad aprire. Ma non dura neppure questo. Il 19 gennaio, un nuovo post: “Oggi strade e impianti chiusi”. Un silenzio che dura qualche giorno, poi la svolta del 22 gennaio: “Strada da Trivero aperta, da Biella ancora chiusa”. Ma c’è il sole. E in tanti salgono comunque in alta quota per godersi la giornata. Il 23, l’euforia sale alle stelle: apre anche la strada da Biella. Ma l’illusione dura lo spazio di un momento, perché il 29 gennaio ricomincia a nevicare. E bastano poche ore perché la strada venga di nuovo chiusa da Biella. Resta la via di comunicazione con Trivero, ma non per molto: sabato, e siamo a questo fine settimana, tutti gli impianti tranne il Dosso funzionano a dovere. Ma ieri, complici le previsioni giunte all’amministrazione provinciale nella serata di venerdì, sulle strade tornano le transenne. E sulle piste il silenzio.
Insomma, non c’è pace per Bielmonte. In un fine settimana che avrebbe potuto garantire buoni incassi - e in ogni caso il lavoro ordinario degli impiantisti, dei maestri di sci e degli esercenti - è arrivata l’ennesima mazzata: strade d’accesso di nuovo chiuse dai due lati, per paura del solito pericolo slavine. Un provvedimento che la Provincia solo venerdì aveva annunciato come possibile, prevedendo un cumulo totale di neve nel weekend - recita il comunicato ufficiale - “fino a 90 cm, condizione che determina un rischio di caduta di valanghe”. Peccato che alla fine, sulle strade per Bielmonte, siano scesi sì e no venti centimetri di neve. E che ieri le precipitazioni siano cessate, tanto che, in mattinata, per qualche momento si è fatto vedere anche il sole. La polemica, in queste ore, sta solcando il web ma serpeggia anche tra i responsabili della stazione. In settimana potrebbe essere previsto un incontro in Provincia, alla presenza anche della locale comunità montana, per fare il punto della situazione e valutare il da farsi. «Di certo questo non è un metodo praticabile: questo continuo “balletto” ci sta mettendo in ginocchio», ha affermato più volte Giampiero Orleoni, responsabile di Icemont, gestore degli impianti. La speranza è che, nell’impossibilità (per questioni finanziarie) di trovare una soluzione strutturale che metta definitivamente in sicurezza la strada, si possa comunque arrivare a un accordo. Il male minore sarebbe, quantomeno, che la strada non venisse chiusa in modo preventivo. Ma che si attendesse di volta in volta di decidere il da farsi, valutando la reale entità delle precipitazioni in corso.