Strada provinciale Vigliano-Ronco, si va a marzo

Strada provinciale Vigliano-Ronco, si va a marzo
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VIGLIANO BIELLESE - Non è facile prevedere una data precisa di inizio lavori, ma quel che sembra certo è che la vicenda della provinciale Vigliano-Ronco, strada chiusa dallo scorso novembre a causa dell’alluvione, sembra essere arrivata a un bivio. Di fronte alle persistenti polemiche politiche che hanno coinvolto la questione, e davanti alla richiesta ufficiale del sindaco Cristina Vazzoler e del vicesindaco Valeriano Zucconelli di avere tempi certi per la riapertura della strada, il presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo ha tracciato nei giorni scorsi il quadro preciso del problema. E ha ipotizzato, se davvero quel che serve è una data, che i lavori potrebbero prendere il via il prossimo marzo. 
Quello della Vigliano-Ronco è un problema che, nel corso dei mesi, ha finito per scontrarsi con numerose altre vicissitudini, le quali hanno avuto la conseguenza di rallentare il possibile avvio dei lavori di ripristino. All’iniziale tentativo della Provincia di dirottare i fondi previsti per Vigliano sul Mortigliengo, rifiutato da Comune e Regione, ha fatto seguito la problematica geologica. Una questione che la Provincia ha dovuto affrontare con un apposito bando, non disponendo di un professionista interno, e quindi con la successiva individuazione del geologo cui affidare il lavoro. «Sembrava che la cosa potesse concludersi con un’indagine - chiarisce Ramella Pralungo - ma così non è stato: il versante è troppo compromesso. Servono carotature». A questo passaggio si è arrivati nei giorni scorsi, con l’avvio delle operazioni. Ma dati i vincoli burocratici (l’impossibilità di effettuare ancora lavori “di somma urgenza”, per imposizione della Regione, oltre alla caratteristica del luogo, che è zona paesaggistica particolare e necessita dunque di una procedura di Via, con conseguente dilatazione delle tempistiche), le opere non potranno iniziare immediatamente dopo i sondaggi. «Saremmo pronti per gennaio - conclude il presidente provinciale -, ma ovviamente non potremo iniziare in quel momento. Dovremo quindi prevedere l’inizio dei lavori per marzo».

Veronica Balocco

VIGLIANO BIELLESE - Non è facile prevedere una data precisa di inizio lavori, ma quel che sembra certo è che la vicenda della provinciale Vigliano-Ronco, strada chiusa dallo scorso novembre a causa dell’alluvione, sembra essere arrivata a un bivio. Di fronte alle persistenti polemiche politiche che hanno coinvolto la questione, e davanti alla richiesta ufficiale del sindaco Cristina Vazzoler e del vicesindaco Valeriano Zucconelli di avere tempi certi per la riapertura della strada, il presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo ha tracciato nei giorni scorsi il quadro preciso del problema. E ha ipotizzato, se davvero quel che serve è una data, che i lavori potrebbero prendere il via il prossimo marzo. 
Quello della Vigliano-Ronco è un problema che, nel corso dei mesi, ha finito per scontrarsi con numerose altre vicissitudini, le quali hanno avuto la conseguenza di rallentare il possibile avvio dei lavori di ripristino. All’iniziale tentativo della Provincia di dirottare i fondi previsti per Vigliano sul Mortigliengo, rifiutato da Comune e Regione, ha fatto seguito la problematica geologica. Una questione che la Provincia ha dovuto affrontare con un apposito bando, non disponendo di un professionista interno, e quindi con la successiva individuazione del geologo cui affidare il lavoro. «Sembrava che la cosa potesse concludersi con un’indagine - chiarisce Ramella Pralungo - ma così non è stato: il versante è troppo compromesso. Servono carotature». A questo passaggio si è arrivati nei giorni scorsi, con l’avvio delle operazioni. Ma dati i vincoli burocratici (l’impossibilità di effettuare ancora lavori “di somma urgenza”, per imposizione della Regione, oltre alla caratteristica del luogo, che è zona paesaggistica particolare e necessita dunque di una procedura di Via, con conseguente dilatazione delle tempistiche), le opere non potranno iniziare immediatamente dopo i sondaggi. «Saremmo pronti per gennaio - conclude il presidente provinciale -, ma ovviamente non potremo iniziare in quel momento. Dovremo quindi prevedere l’inizio dei lavori per marzo».

Veronica Balocco

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