Stalking, primo atto contro ex fidanzato
Stalking, primo atto contro ex fidanzato Provvedimento per un cinquantenne di Biella |
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(30 mar) Dalla denuncia di stalking al provvedimento del giudice è passata una manciata di giorni. E’ stata recepita al volo e messa subito in atto la nuova normativa sugli atti persecutori. Il giudice delle indagini preliminari, Claudio Passerini, ha emesso un duro e articolato provvedimento nei confronti di un cinquantenne di Biella che non ha mai voluto rassegnarsi alla fine della relazione, avvenuta nell’agosto di due anni fa, con una cossatese di 33 anni che, pochi giorni fa, esasperata e impaurita per le continue minacce, i continui dispetti e i soprusi, si è presentata nella caserma dei carabinieri di Cossato e ha presentato denuncia per il nuovo reato di atti persecutori. Per non rischiare che vengano prese nei suoi confronti misure ben più pesanti, non ultimo il carcere, l’uomo, un cinquantenne di Biella, dovrà rispettare alla lettera l’ordine del giudice. Non potrà ad esempio varcare il confine della zona del Cossatese dove abita la presunta vittima dello stalking. E neppure entrare nel quartiere di Biella dove la donna lavora. Così come non potrà recarsi a Valle Mosso dove abita l’amica della giovane donna perseguitata, a sua volta presa di mira in quanto, a dire dell’indagato, sarebbe la principale responsabile della rottura definitiva della sua relazione. |
Stalking, primo atto |
Dalla denuncia di stalking al provvedimento del giudice è passata una manciata di giorni. E’ stata recepita al volo e messa subito in atto la nuova normativa sugli atti persecutori. Il giudice delle indagini preliminari, Claudio Passerini, ha emesso un duro e articolato provvedimento nei confronti di un cinquantenne di Biella che non ha mai voluto rassegnarsi alla fine della relazione, avvenuta nell’agosto di due anni fa, con una cossatese di 33 anni che, pochi giorni fa, esasperata e impaurita per le continue minacce, i continui dispetti e i soprusi, si è presentata nella caserma dei carabinieri di Cossato e ha presentato denuncia per il nuovo reato di atti persecutori. Per non rischiare che vengano prese nei suoi confronti misure ben più pesanti, non ultimo il carcere, l’uomo, un cinquantenne di Biella, dovrà rispettare alla lettera l’ordine del giudice. Non potrà ad esempio varcare il confine della zona del Cossatese dove abita la presunta vittima dello stalking. E neppure entrare nel quartiere di Biella dove la donna lavora. Così come non potrà recarsi a Valle Mosso dove abita l’amica della giovane donna perseguitata, a sua volta presa di mira in quanto, a dire dell’indagato, sarebbe la principale responsabile della rottura definitiva della sua relazione. Valter Caneparo 30 marzo 2009 |