Sta per morire annegata, la salva il comandante Cinti

Viverone: ragazza in acqua ieri sera mezz'ora al freddo, recuperata in tempo dal titolare del Marinella.

Sta per morire annegata, la salva il comandante Cinti
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Sta per morire annegata, la salva il comandante Cinti.

Per pochi minuti

«Pochi minuti ancora e quella ragazza non ce l’avrebbe fatta. Avrebbe anzi tirato con sé anche l’amico che per mezz’ora l’aveva trattenuta nonostante fosse parecchio robusta e avesse già perso un paio di volte i sensi. Per fortuna sono arrivato in tempo, l’ho presa per mano e sono riuscito a tranquillizzarla, a farla spostare da quella posizione per una ventina di metri fino a quando i piedi non hanno toccato il fondo a ridosso della riva. Alla fine sono entrato in acqua, l’ho afferrata e l’ho adagiata in un punto libero dai sassi tra gli scogli. Era salva...».

Il commerciante eroe

A parlare è il personaggio più conosciuto di Viverone, Ider Cinti, 71 anni, di cui trenta trascorsi alla guida del Marinella, il locale che ha inventato e dato vita per primo alla movida del mercoledì sera sul lago. E’ lui che ieri sera alle 22, dopo essere stato allertato dai Vigili del fuoco che nel frattempo stavano arrivando dal comando di Biella, è uscito di casa e in motorino ha raggiunto Punta Becco, dove una ragazza era caduta in acqua dopo essere scivolata dal pontile di legno. L’amico e l’amica che erano con lei la stavano sorreggendo.

Terrore, freddo e fatica

Ma il freddo, la fatica, il terrore di morire, il buio che ormai aveva avvolto il lago dopo il bellissimo tramonto e l’arcobaleno che ha lasciato tutti col naso all’insù, stavano tagliando in modo inesorabile le forze di quella ragazza, 21 anni, di Rivarolo Canavese, che si era fermata in quel posto per ammirare il paesaggio prima dell’avanzare della notte, con il cielo che per metà era ormai libero dalle nubi e per metà era nero, carico di pioggia. Cinti è arrivato in tempo. E’ comandante di nave (nella storica sede del Marinella si occupa delle prove pratiche per acquisire la patente nautica), è istruttore di nuoto, sa cosa fare in queste circostanze.

Salva

L’angelo custode di quella ragazza ha i capelli bianchi, un sorriso sornione sempre stampato sul volto, tanta voglia di fare per il suo lago, grande professionalità e simpatia contagiosa. Per precauzione la ragazza è stata portata in ospedale. L’ipotermia era in stato avanzato. Ma per fortuna è salva e ha già potuto far ritorno a casa.

V.Ca.

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