Spostarsi a Biella con le bici pubbliche
Un servizio dedicato a chi frequenta la città per lavoro, studio o turismo. Si tratta del sistema di bike sharing “Bicincittà”, gestito dalla società Comunicare srl e attivo a Biella da cinque anni. Il servizio da oggi potrà contare di altre tre postazioni, nella piazza della funicolare, a Città Studi e vicino alla sede dell’Atl ai giardini Zumaglini, oltre a quella funzionante dal 2007 (ma rimasta inattiva sino a ieri a causa di continui atti di vandalismo) alla stazione di San Paolo.
Il Comune ha speso finora circa 45mila euro per il progetto, con il contributo regionale di 50mila euro e di 33mila euro da parte di Nova Coop per la realizzazione di una delle postazioni.
Il servizio. Il bike sharing oggi rappresenta la forma di spostamento urbano più conveniente, in termini di tempo e di costi. «Si tratta di un’interessante opportunità per muoversi in modo veloce, autonomo e sostenibile - spiega l’assessore comunale all’ambiente Marzio Olivero -. Le quattro postazioni, situate in punti strategici, consentiranno di spostarsi in città da est a ovest attraverso percorsi pianeggianti ed in poco tempo». I ritardi nell’attivazione del servizio erano dovuti alla necessità di adeguare i software che ospitano le biciclette a quelli delle altre città, in modo da renderle utilizzabili anche dagli abbonati provenienti da fuori provincia.
Le strade percorribili. L’unico neo riguarda la mancanza di piste ciclabili, fatta eccezione per quella presente in un tratto in viale Macallé. Se per recarsi dalla funicolare alla stazione si può evitare gran parte del traffico passando per la Ztl e quindi privilegiando via Italia, diverso è il discorso per chi si reca a Città Studi, poiché i tratti percorribili sono in prevalenza via Rigola o via Ivrea, dove le auto in movimento sono sempre parecchie. «Il servizio è molto utile ed economico, peccato che il traffico a Biella sia notevolmente aumentato - commenta infatti un signore incuriosito dalle nuove postazioni vicino alla funicolare -. Una volta giravo parecchio in bici e facevo anche gare, ma oggi non mi fido più, è diventato pericoloso muoversi sulle due ruote».
Poche piste ciclabili. A malincuore, anche Olivero, che spesso si sposta a bordo di una bicicletta, si trova d’accordo. «Purtroppo la nostra città si presta poco per avere piste ciclabili - dice -, ma contiamo lo stesso su un buon utilizzo da parte dei cittadini. L’utenza finora è stata bassa, pur avendo rilasciato ben 120 tessere, ma il dato è poco significativo in quanto vi era un solo punto, quello della stazione, per il rilascio delle bici, utilizzato in prevalenza da pendolari in arrivo in provincia. Ora, con quattro postazioni, contiamo che il servizio sia preso in considerazione anche dagli universitari».