Spedizione punitiva: botte e fucili

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(20 sett) Spedizione punitiva per “riprendersi” la figlia, che si era allontanata da casa per andare a dormire dal fidanzato. E’ finita con tre denunce all’autorità giudiziaria e il sequestro di fucili, di pistole e di un bastone lungo oltre un metro la vicenda che ha movimentato il sabato sera a Vigliano Biellese.

I fatti. Una ragazza di vent’anni litiga con i familiari e va a dormire dal fidanzato, di 19 anni, nei giorni scorsi. Il padre della giovane, accompagnato dal figlio minorenne, non ci sta e si presenta a casa dei due in via Milano a Vigliano. Scoppia così il finimondo. Il litigio infatti presto degenera, anche perché padre e figlio si presentano armati. Alle urla si aggiungono quindi le botte, che subisce solo la giovane. Secondo una prima versione la ragazza sarebbe stata presa per i capelli e trascinata giù per le scale. La prognosi medica della ventenne, una volta ricoverata, parlerà di una decina di giorni di tempo per guarire per via di un trauma cranico e per delle escoriazioni al capo. Spedizione punitiva per “riprendersi” la figlia, che si era allontanata da casa per andare a dormire dal fidanzato. E’ finita con tre denunce all’autorità giudiziaria e il sequestro di fucili, di pistole e di un bastone lungo oltre un metro la vicenda che ha movimentato il sabato sera a Vigliano Biellese.

I fatti. Una ragazza di vent’anni litiga con i familiari e va a dormire dal fidanzato, di 19 anni, nei giorni scorsi. Il padre della giovane, accompagnato dal figlio minorenne, non ci sta e si presenta a casa dei due in via Milano a Vigliano. Scoppia così il finimondo. Il litigio infatti presto degenera, anche perché padre e figlio si presentano armati. Alle urla si aggiungono quindi le botte, che subisce solo la giovane. Secondo una prima versione la ragazza sarebbe stata presa per i capelli e trascinata giù per le scale. La prognosi medica della ventenne, una volta ricoverata, parlerà di una decina di giorni di tempo per guarire per via di un trauma cranico e per delle escoriazioni al capo.

Confronto. La situazione s’è complicata quando erano circa le 23, all’arrivo del padre del ragazzo che abita nei pressi dove i due fidanzati avevano deciso di stabilirsi. L’uomo infatti si è presentato, forse chiamato dal figlio in evidente difficoltà, armato di un fucile da caccia e minacciando gli aggressori. Momenti di grande tensione, che per fortuna non sono degenerati. Padre e figlio, infatti, hanno deciso di desistere e si sono allontanati. In via Milano, vicino a un noto ristorante, nel quale molti clienti hanno assistito al litigio, sono arrivati anche i carabinieri. I militari hanno sequestrato tutte le armi e identificato i protagonisti della vicenda. Sui fatti comunque sono in corso ulteriori approfondimenti.

Reati. Padre e figlio sono stati denunciati per minacce, aggressione, violenza e danneggiamenti. Il padre del giovane, un cacciatore, per porto abusivo di arma. Sequestrati in casa sua cinque fucili da caccia, due pistole e diverse munizioni, regolarmente detenute.

20 settembre 2011

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