Soldi per restaurare l'organo
Trenta euro per canna d’organo: così è stato lanciato nei giorni scorsi, in occasione della festa patronale di San Biagio, il progetto di restauro dell’organo della chiesa antica dell’omonima parrocchia di Biella. Nella chiesa nuova vestita a festa, grandi anturium bianchi sbocciavano tra alcune delle vecchie canne d’organo che sono state già smontate da Alessandro Rigola che si occuperà del restauro: le canne sono un migliaio e il progetto complessivo di pulitura e sistemazione con un nuovo fagotto e una nuova tromba, con la sistemazione dei simieri e dei mantici e l’accordatura ammonta a circa 39mila euro.
L’organo infatti è stato costruito nel 1902 dai successori di Camillo Guglielmo Bianchi, in passato è stato oggetto di un intervento di Giuseppe Marzi il quale ha asportato la tromba, il fagotto e l’ottavino sostituendoli con dei violeggianti in zinco come in uso nell’epoca. «Attualmente - spiega Alessandro Rigola - l’organo è molto sporco, presenta delle deformazioni a livello dei ventilabri della secreta maggiore del grand’organo dovute al clima troppo secco prodotto dal riscaldamento della Chiesa». Adesso quindi è iniziato il restauro e ai parrocchiani è stato chiesto di contribuire al pagamento del lavoro che verrà terminato tra un anno: l’organo rimesso a nuovo verrà inaugurato proprio in occasione della prossima festa patronale.
Qualcuno ha già dato il suo contributo acquistando i biglietti della lotteria pro- restauro. Ogni parrocchiano può contribuire con un’offerta libera o appunto con 30 euro che sono la cifra calcolata per ogni singola canna. Chi desidera maggiori informazioni può chiedere al parroco don Eugenio e a Carlo De Battistini.