Software piratati, sanzionati anche i clienti

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(15 feb) Dovranno pagare una sanzione di 154 euro a testa ed esporsi a proprie spese al “pubblico ludibrio”. Come? Facendo pubblicare su un giornale il provvedimento preso nei loro confronti. E’ quanto chiesto dalla Guardia di finanza per le 38 persone che hanno acquistato del software attraverso una rete illegale di vendita su Internet e sono state scoperte dalle Fiamme gialle all’apice di un’operazione sulla pirateria informatica denominata “Uncino”. Dovranno pagare una sanzione di 154 euro a testa ed esporsi a proprie spese al “pubblico ludibrio”. Come? Facendo pubblicare su un giornale il provvedimento preso nei loro confronti. E’ quanto chiesto dalla Guardia di finanza per le 38 persone che hanno acquistato del software attraverso una rete illegale di vendita su Internet e sono state scoperte dalle Fiamme gialle all’apice di un’operazione sulla pirateria informatica denominata “Uncino”. I finanzieri hanno inoltre smantellato un traffico nazionale di software illegali, denunciato quattro fornitori e, per la prima volta in Italia, multato anche i clienti per l’acquisto di materiale illecito.
Tra i clienti “pescati” in fallo, c’è anche un biellese che dovrà presto scegliere su quale giornale far pubblicare la notizia, mettendo lui stesso mano al portafogli per pagare lo “spazio pubblicitario”. Tale proposta è stata avanzata dalla Guardia di finanza ai prefetti delle province in cui abitano i clienti sanzionati.
L’indagine è stata avviata nel dicembre 2007 dai militari di Desenzano (Brescia), che hanno calato una sorta di “amo” in rete, infiltrandosi su Internet e trovando un intermediario per la divulgazione illegale di opere protette dai diritti d’autore. L’organizzazione utilizzava e-mail crittografate o protette per comunicare nonché connessioni mobili difficilmente rintracciabili in quanto non associate a uno specifico utente. Allo stesso modo era possibile effettuare le ordinazioni. Tutto è cominciato dopo che un finanziere ha ricevuto una delle mail in questione e ha dato il via alle indagini.
In totale i militari hanno sequestrato circa 200.000 tra programmi software, cd-rom, dvd con videogame e file musicali, per un controvalore di oltre 10 milioni di euro. Molte delle opere oggetto del sequestro erano scaricate dai canali “P2P” e poi masterizzate, pronte per essere immesse nel mercato illegale. Alla fine sono stati denunciati quattro fornitori, multati per oltre 23 milioni di euro. A carico di 38 clienti sono state invece comminate sanzioni complessive per 5.800 euro (previste da un minimo di 103 a circa 1.000 euro). Due persone sono state infine denunciate per la detenzione di materiale pedopornografico.
Alle indagini hanno collaborato sei procure, incluse Milano, Perugia e Firenze, e quattro organizzazioni che si battono contro la pirateria informatica, inclusa Business Software Allilance e la Federazione contro la pirateria musicale.

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