Si frattura un piede mentre viene dimesso dall'ospedale
(24 mag) Fabrizio Lunardi, 56 anni, era entrato in ospedale a gennaio per fare riabilitazione dopo unischemia. La fisioterapia aveva fatto miracoli ma il giorno stesso delle dimissioni la sua sedia a rotelle, spinta da uninfermiera, ha urtato contro lo spigolo dellascensore. Un dolore lancinante e la frattura del perone. Le porte della scensore si sono richiuse, il rientro a casa è sfumato e luomo, pensionato dellex Provveditorato di studi di Vercelli, è rimasto in ospedale. Cinque mesi. E accaduto nella sede di via Boezio della fondazione Maugeri, nel reparto di Neuro-riabilitazione. «Un evento accidentale, prontamente e regolarmente segnalato, e di cui il personale si dispiace» ammettono rammaricati alla Maugeri. (24 mag) Fabrizio Lunardi, 56 anni, era entrato in ospedale a gennaio per fare riabilitazione dopo unischemia. La fisioterapia aveva fatto miracoli ma il giorno stesso delle dimissioni la sua sedia a rotelle, spinta da uninfermiera, ha urtato contro lo spigolo dellascensore. Un dolore lancinante e la frattura del perone. Le porte della scensore si sono richiuse, il rientro a casa è sfumato e luomo, pensionato dellex Provveditorato di studi di Vercelli, è rimasto in ospedale. Cinque mesi. E accaduto nella sede di via Boezio della fondazione Maugeri, nel reparto di Neuro-riabilitazione. «Un evento accidentale, prontamente e regolarmente segnalato, e di cui il personale si dispiace» ammettono rammaricati alla Maugeri. E attorno a Lunardi e alla sua sfortuna beffarda si è creato, spiegano in ospedale, un cordone di empatia. «Tutto vero, la mia dottoressa e il personale sono sempre stati gentili e premurosi con me - dice lui -. Ma questo non cambia le cose: io me ne sarei tornato a casa dopo due mesi di ricovero, e in buone condizioni perché mi avevano riabilitato bene, e invece mi sono trovato costretto a trascorrere altri tre mesi in ospedale». Ieri mattina le nuove dimissioni, andate a buon fine questa volta. Ora Lunardi è nella sua abitazione di Biella, «ma devo trovare una persona che badi a me perché non sono autosufficiente e non riesco nemmeno a uscire di casa. Il piede è ancora dolorante, non riesco nemmeno ad appoggiarlo a terra. Come affronto queste spese?». Lunardi arriva a Pavia, in via Boezio, l8 gennaio scorso. Ha avuto unischemia e deve fare riabilitazione. La Maugeri è il suo istituto di riferimento da anni perché il suo sistema cardiocircolatorio aveva già fatto i capricci.
«Ricoverato a gennaio per intraprendere un percorso riabilitativo intensivo, dopo circa due mesi il paziente aveva pienamente raggiunto gli obiettivi riabilitativi compatibili con il quadro clinico complessivo» spiegano in direzione alla Maugeri. Poi lincidente di percorso. Lunardi è stato accompagnato al San Matteo in un secondo tempo, perché lamentava un persistente dolore al piede. E i radiologi del policlinico hanno riscontrato la frattura, che gli è stata ingessata. «Il paziente ha completato il progetto riabilitativo individuale e ha dimostrato di aver migliorato le proprie performance motorie e di equilibrio rispetto al momento dellarrivo in istituto e rispetto al grave deficit motorio iniziale - dicono in direzione -. Rimane comunque la piena disponibilità del personale in caso di peggioramento del quadro clinico».
24 maggio 2010