«Si continua, anche senza la Cri»

«Si continua, anche senza la Cri»
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BIELLA - Mai come quest’anno il nome del progetto ha una doppia valenza. Quella che gli è propria da sempre. E quella che, invece, gli sarà riservata in futuro.  È tempo di bilanci per “A me gli occhi 12”, iniziativa sostenuta dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – sezione di Biella, dalla Croce Rossa Italiana e dalla Fondazione Crb, con la collaborazione dell’ente Provincia e di Lauretana Spa. Bilanci che tirano le somme dell’attività iniziata nell’ottobre scorso e terminata a febbraio, che ha coinvolto 192 scuole del Biellese, tra materne, elementari e medie, per un totale di 3660 visite oculistiche eseguite. 

“A me gli occhi 12” ha, infatti, proseguito la serie di screening offerti  dall’Uci - portati avanti dalla dottoressa Anna Zaninetta e, per questo anno scolastico, dalla dottoressa Valentina Melotti-, per sensibilizzare famiglie e bambini alla prevenzione, attraverso una visita che ha lo scopo di individuare precocemente la patologia ambliopica ancora in fase asintomatica. 

I dati raccolti nel Biellese, spiega Valentina Melotti, parlano di visite quanto mai utili: «Su 1.060 bimbi di 4 anni visitati alla materna, il 2% già porta gli occhiali e al 10% è stato consigliato un approfondimento sulla vista. Per le elementari, si tratta di 1246 bambini di 6 anni, il 5% dei quali già porta gli occhiali e all’11% dei quali è stato consigliato un approfondimento. Quanto alle medie, di 1354 ragazzini, il 17% porta già gli occhiali e al 13% è stato suggerito un approfondimento».

Verso il Piemonte. Il progetto biellese, che continua a muovere in direzione della prevenzione per i più piccoli, è tra i capofila in Piemonte. Il presidente dell’Uci Biella, Adriano Gilberti, è stato nominato - annuncia lui stesso - responsabile della rifondata Agenzia Piemontese per la Prevenzione delle Malattie Oculari: «Il primo traguardo, arduo ma da raggiungere, sarà quello di visitare tutti i bambini di 4 anni della Regione», promette Gilberti.

Traguardo che potrebbe rivelarsi campo rimanente per l’attività di “A me gli occhi 12” nel Biellese. Dal momento che la Croce Rossa, importante partner, farà un passo indietro per il futuro. Ad ammetterlo con dispiacere Giovanna Mosca, responsabile Cri dell’area II, per gli aspetti sociali: «Il passaggio da ente pubblico ad associazione implica una verifica dei conti. Non è possibile garantire l’aiuto finora sostenuto al progetto. La Croce Rossa resta, però, realtà consolidata per l’intervento in aiuto alle famiglie in difficoltà degli alunni che necessitano di occhiali da vista».

Ancora sconosciuta la posizione futura della Fondazione Crb, è stima dell’Uci che la perdita del sostegno della Croce Rossa toglierà al progetto un terzo del budget, dunque un terzo delle visite previste. Quelle visite, che grazie all’intervento della Cri si erano potute estendere anche alle scuole medie. 

«Ringraziamo la Croce Rossa dell’aiuto enorme offertoci in questi anni», conferma Adriano Gilberti. «Vorrei, ora, fare un appello a chi abbia la possibilità di collaborare con noi, al suo posto». E dare continuità all’iniziativa che, per un impegno totale stimato sui 23mila euro, vedeva la Cri impegnata per 7mila euro circa.

All’appello, però, si accompagna  la buona notizia data da Eugenio Tarizzo, che, invece, conferma la collaborazione da parte del Lions Club Biella Host. Il Lions ha, tra l’altro, dotato l’unità mobile oftalmica dell’Uci di un tonometro per la rilevazione del glaucoma negli adulti. Conferma giunta anche da due volontarie della Croce Rossa, Luciana Greggio e Manuela Raviola.  

Giovanna Boglietti

BIELLA - Mai come quest’anno il nome del progetto ha una doppia valenza. Quella che gli è propria da sempre. E quella che, invece, gli sarà riservata in futuro.  È tempo di bilanci per “A me gli occhi 12”, iniziativa sostenuta dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – sezione di Biella, dalla Croce Rossa Italiana e dalla Fondazione Crb, con la collaborazione dell’ente Provincia e di Lauretana Spa. Bilanci che tirano le somme dell’attività iniziata nell’ottobre scorso e terminata a febbraio, che ha coinvolto 192 scuole del Biellese, tra materne, elementari e medie, per un totale di 3660 visite oculistiche eseguite. 

“A me gli occhi 12” ha, infatti, proseguito la serie di screening offerti  dall’Uci - portati avanti dalla dottoressa Anna Zaninetta e, per questo anno scolastico, dalla dottoressa Valentina Melotti-, per sensibilizzare famiglie e bambini alla prevenzione, attraverso una visita che ha lo scopo di individuare precocemente la patologia ambliopica ancora in fase asintomatica. 

I dati raccolti nel Biellese, spiega Valentina Melotti, parlano di visite quanto mai utili: «Su 1.060 bimbi di 4 anni visitati alla materna, il 2% già porta gli occhiali e al 10% è stato consigliato un approfondimento sulla vista. Per le elementari, si tratta di 1246 bambini di 6 anni, il 5% dei quali già porta gli occhiali e all’11% dei quali è stato consigliato un approfondimento. Quanto alle medie, di 1354 ragazzini, il 17% porta già gli occhiali e al 13% è stato suggerito un approfondimento».

Verso il Piemonte. Il progetto biellese, che continua a muovere in direzione della prevenzione per i più piccoli, è tra i capofila in Piemonte. Il presidente dell’Uci Biella, Adriano Gilberti, è stato nominato - annuncia lui stesso - responsabile della rifondata Agenzia Piemontese per la Prevenzione delle Malattie Oculari: «Il primo traguardo, arduo ma da raggiungere, sarà quello di visitare tutti i bambini di 4 anni della Regione», promette Gilberti.

Traguardo che potrebbe rivelarsi campo rimanente per l’attività di “A me gli occhi 12” nel Biellese. Dal momento che la Croce Rossa, importante partner, farà un passo indietro per il futuro. Ad ammetterlo con dispiacere Giovanna Mosca, responsabile Cri dell’area II, per gli aspetti sociali: «Il passaggio da ente pubblico ad associazione implica una verifica dei conti. Non è possibile garantire l’aiuto finora sostenuto al progetto. La Croce Rossa resta, però, realtà consolidata per l’intervento in aiuto alle famiglie in difficoltà degli alunni che necessitano di occhiali da vista».

Ancora sconosciuta la posizione futura della Fondazione Crb, è stima dell’Uci che la perdita del sostegno della Croce Rossa toglierà al progetto un terzo del budget, dunque un terzo delle visite previste. Quelle visite, che grazie all’intervento della Cri si erano potute estendere anche alle scuole medie. 

«Ringraziamo la Croce Rossa dell’aiuto enorme offertoci in questi anni», conferma Adriano Gilberti. «Vorrei, ora, fare un appello a chi abbia la possibilità di collaborare con noi, al suo posto». E dare continuità all’iniziativa che, per un impegno totale stimato sui 23mila euro, vedeva la Cri impegnata per 7mila euro circa.

All’appello, però, si accompagna  la buona notizia data da Eugenio Tarizzo, che, invece, conferma la collaborazione da parte del Lions Club Biella Host. Il Lions ha, tra l’altro, dotato l’unità mobile oftalmica dell’Uci di un tonometro per la rilevazione del glaucoma negli adulti. Conferma giunta anche da due volontarie della Croce Rossa, Luciana Greggio e Manuela Raviola.  

Giovanna Boglietti

 

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