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Sesso al lago Sirio, ecco cosa rischiano gli amanti focosi

Rischia una multa anche chi ha scattato la fotografia dell'amplesso in luogo pubblico

Sesso al lago Sirio, ecco cosa rischiano gli amanti focosi
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Sesso al lago Sirio, ecco cosa rischiano se individuati i due amanti a cielo aperto. Lo riporta primailcanavese.it

Sesso al lago Sirio non è reato penale

Quanto è successo venerdì  15 maggio 2020, intorno alle 13.30 di ieri a Chiaverano sulla piattaforma del Lago Sirio con una coppia di amanti intenta a fare sesso,  ha fatto il giro del web. Non senza ironia e «meme» sul tema ad ironizzare su quell’immagine che non è passata inosservata. Tra l’altro, il tutto in un’ora in cui la zona è decisamente frequentata e i due, completamente nudi, uno sopra l’altra, in mezzo alla piattaforma, non sono certo passati inosservati, tanto che un passante ha deciso di fotografarli e postare la foto sui social. Foto che immediatamente è diventata virale.

Ora cosa rischiano?

Il nuovo articolo 527 CP punisce “chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni” con “la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 30.000”. Ci spiega l’avvocato di Ivrea, Valerio Donato. Gli atti osceni sono quelli relativi alla sfera sessuale e non si limitano alla rappresentazione di un atto sessuale ma comprendono anche l’oscenità delle azioni e dei comportamenti che richiamino l’atto stesso (Cass. Sent. n. 19178/2015). Sono puniti se compiuti in luogo pubblico (una spiaggia comunale ad esempio), o aperto al pubblico (un cinema o qualsiasi altro posto dove l’ingresso è possibile a determinate condizioni) ovvero privato ma esposto al pubblico (la classica coppietta nell’automobile parcheggiata in luogo pubblico), a meno che non si adoperino accorgimenti per occultare la vista del pubblico (quali i giornali sui vetri ovvero l’appannamento degli stessi – si presti comunque attenzione che in caso tali accorgimenti risultassero inidonei si verrebbe comunque puniti a titolo di colpa con la minor sanzione da 51 a 309 €). Ma non è questo il caso di specie…

Attenzione, però…

Rimane reato, punito con “la reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi”, “il fatto” “commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano”. In altre parole la coppietta che si apparti vicino ad una scuola in orario scolastico risponde di tale delitto e non del mero illecito amministrativo.

E chi ha guardato?

Un cenno merita, infine, il comportamento di chi assiste ad un atto osceno, lo riprende e ne diffonda le immagini in chat private ovvero pubblicamente. Qualora da ciò si possano identificare gli autori risponderebbe del delitto (punibile a querela di parte) di diffamazione di cui all’articolo 595 CP (semplice se commessa via whatsapp, aggravata se commessa via Facebook o altro social network).

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