Servizio (civile) per due
Hanno preso servizio lunedì scorso i due ragazzi che sono stati selezionati nell’ambito del bando per il Servizio civile nazionale. Si tratta di Emmanuele Santo Di Leo, 21 anni compiuti tre giorni fa, residente a Valle Mosso (si è diplomato in agraria al “Vaglio Rubens” di Biella), e di Sara Cersosimo, 19 anni, di Pettinengo, diplomata al Liceo Linguistico. Per un anno entrambi coadiuveranno il Comune di Mosso, lavorando a stretto contatto con le scuole, l’amministrazione, la casa di riposo e il Gruppo giovani, all’interno del progetto “Raccontiamoci: narrazioni e narrazioni dai territori”.
Il progetto. «Si tratta di un progetto dedicato all’integrazione e alla multiculturalità, temi molto cari al nostro Comune - spiega il sindaco, Carlo Grosso -, dal momento che dei 90 bambini che frequentano le elementari del paese, una ventina è originaria di Bosnia, Romania e Marocco. Ma il progetto non tralascia le nostre tradizioni, compresa quella del presepe di Marchetto, e promuove un collegamento tra giovani e anziani, attraverso la collaborazione con la casa di riposo e i racconti legati agli antichi mestieri».
Accreditati. «Siamo molto soddisfatti - conclude il sindaco - perché per il quarto anno consecutivo il nostro Comune ha ottenuto l’accreditamento dal Ministero per lo svolgimento del Servizio civile nazionale: ciò ha permesso, finora, di offrire un’opportunità lavorativa a otto giovani». Alcuni di loro sono rimasti legati al paese, tanto da dare vita al Gruppo VivoMosso, che dal 2010 organizza sul territorio iniziative di carattere sportivo e culturale, compreso il concorso letterario “Primaverapoesia”.
Lara Bertolazzi
bertolazzi@primabiella.it
Hanno preso servizio lunedì scorso i due ragazzi che sono stati selezionati nell’ambito del bando per il Servizio civile nazionale. Si tratta di Emmanuele Santo Di Leo, 21 anni compiuti tre giorni fa, residente a Valle Mosso (si è diplomato in agraria al “Vaglio Rubens” di Biella), e di Sara Cersosimo, 19 anni, di Pettinengo, diplomata al Liceo Linguistico. Per un anno entrambi coadiuveranno il Comune di Mosso, lavorando a stretto contatto con le scuole, l’amministrazione, la casa di riposo e il Gruppo giovani, all’interno del progetto “Raccontiamoci: narrazioni e narrazioni dai territori”.
Il progetto. «Si tratta di un progetto dedicato all’integrazione e alla multiculturalità, temi molto cari al nostro Comune - spiega il sindaco, Carlo Grosso -, dal momento che dei 90 bambini che frequentano le elementari del paese, una ventina è originaria di Bosnia, Romania e Marocco. Ma il progetto non tralascia le nostre tradizioni, compresa quella del presepe di Marchetto, e promuove un collegamento tra giovani e anziani, attraverso la collaborazione con la casa di riposo e i racconti legati agli antichi mestieri».
Accreditati. «Siamo molto soddisfatti - conclude il sindaco - perché per il quarto anno consecutivo il nostro Comune ha ottenuto l’accreditamento dal Ministero per lo svolgimento del Servizio civile nazionale: ciò ha permesso, finora, di offrire un’opportunità lavorativa a otto giovani». Alcuni di loro sono rimasti legati al paese, tanto da dare vita al Gruppo VivoMosso, che dal 2010 organizza sul territorio iniziative di carattere sportivo e culturale, compreso il concorso letterario “Primaverapoesia”.
Lara Bertolazzi
bertolazzi@primabiella.it