Sentieri a nuovo grazie agli studenti
Giro di boa questa settimana per il progetto “Amare la Montagna” promosso dal Cai Biella, Panathlon, e Itis Sella che coinvolge quasi 80 ragazzi delle classi prime, seconde, terze e quarte del maggiore istituto superiore cittadino.
Sono 8 le uscite previste per gli studenti sui sentieri delle alpi Biellesi. I giovani - per i ragazzi delle classi terze si tratta di un’esperienza che rientra nel progetto di alternanza scuola-lavoro - sotto la guida dei volontari del Cai, dei loro insegnati e di professionisti stanno ritracciando alcuni dei principali sentieri delle valli Elvo, Oropa e Cervo.
La prima uscita ha visto i giovani tracciatori impegnati sui sentieri che dal tracciolino salgono al Truc del Buscajun in Valle Elvo. Gli studenti si sono divisi in due gruppi. Il primo è salito dagli alpeggi Chignoli, Fo, Steveglio e Balma percorrendo i sentieri C64 B4. I secondi invece hanno percorso i sentieri C31 e C1 attraversando i meravigliosi alpeggi delle Salvine e le alpi Boretto e Lasazza.
Per la seconda giornata è stata scelta come meta la zona della Muanda sul crinale tra le valli Elvo ed Oropa. Anche in questo caso sono stati formati due gruppi ed i ragazzi hanno ripulito e rinfrescato la segnaletica che conduce alle Sette Fontane. Alcuni sono partiti dal Pian Colombaro (1150m.) sul Tracciolino, e passando da Alpette Superiore e Alpe Sette Fontane sono arrivati all’Alpe Carrera mt.1662.
Il secondo gruppo ha raggiunto il primo partendo da Pian Paris (1150mt.) passando da Cascina Penna, Cascina Seli e dall’Alpe Grener. Tempo nuvoloso, tipico delle estate biellesi, che però ha protetto gli studenti da un’insolazione, ha caratterizzato la giornata. Panorami stupendi, prati sterminati di gigli di montagna hanno riempito il cuore e gli occhi dei ragazzi che come sempre si sono dati da fare. Ad affiancare gli studenti delle classi terze è stato presente il cartografo Lorenzo Lanza.
Un gruppetto, non ancora stanco, ha proseguito per ulteriori 200 metri di dislivello, raggiungendo i 1876 metri dell’Alpe Fontanelle. Il tempo è stato clemente ma un po' di “nebbiolina" ha impedito la visione del panorama. Come sempre sono stati ripristinati due percorsi. Un gruppo è partito da Piaro 1000mt. e passando da Tegge del Campello 1400mt. e Tegge del Castelletto 1538mt. è arrivato a Tegge Del Campo 1616 mt. I ragazzi di questo gruppo si sono trovati di fronte a rami ed arbusti da tagliare. Il secondo gruppo è invece partito da Forgnengo 900mt. e, passando per il Sentiero dei Faggi, sono arrivati sempre a #TeggeDelCampo. Questi si sono dovuti cimentare a ripulite i boschi dai rami secchi spioventi e costruire ometti in pietra. In previsione si sta organizzando un’uscita di due giorni al rifugio Delfo e Agostino Coda sullo spartiacque tra il Biellese e la Valle d’Aosta.
L’iniziativa sta riscuotendo grande successo ed è seguitissima su Facebook. Tantissimi sono i commenti degli internauti che spronano a far sempre di meglio e di più. L’obiettivo è far conoscere ai giovani la montagna biellese e trasmettere loro un patrimonio di conoscenze che non può andare disperso.
Giro di boa questa settimana per il progetto “Amare la Montagna” promosso dal Cai Biella, Panathlon, e Itis Sella che coinvolge quasi 80 ragazzi delle classi prime, seconde, terze e quarte del maggiore istituto superiore cittadino.
Sono 8 le uscite previste per gli studenti sui sentieri delle alpi Biellesi. I giovani - per i ragazzi delle classi terze si tratta di un’esperienza che rientra nel progetto di alternanza scuola-lavoro - sotto la guida dei volontari del Cai, dei loro insegnati e di professionisti stanno ritracciando alcuni dei principali sentieri delle valli Elvo, Oropa e Cervo.
La prima uscita ha visto i giovani tracciatori impegnati sui sentieri che dal tracciolino salgono al Truc del Buscajun in Valle Elvo. Gli studenti si sono divisi in due gruppi. Il primo è salito dagli alpeggi Chignoli, Fo, Steveglio e Balma percorrendo i sentieri C64 B4. I secondi invece hanno percorso i sentieri C31 e C1 attraversando i meravigliosi alpeggi delle Salvine e le alpi Boretto e Lasazza.
Per la seconda giornata è stata scelta come meta la zona della Muanda sul crinale tra le valli Elvo ed Oropa. Anche in questo caso sono stati formati due gruppi ed i ragazzi hanno ripulito e rinfrescato la segnaletica che conduce alle Sette Fontane. Alcuni sono partiti dal Pian Colombaro (1150m.) sul Tracciolino, e passando da Alpette Superiore e Alpe Sette Fontane sono arrivati all’Alpe Carrera mt.1662.
Il secondo gruppo ha raggiunto il primo partendo da Pian Paris (1150mt.) passando da Cascina Penna, Cascina Seli e dall’Alpe Grener. Tempo nuvoloso, tipico delle estate biellesi, che però ha protetto gli studenti da un’insolazione, ha caratterizzato la giornata. Panorami stupendi, prati sterminati di gigli di montagna hanno riempito il cuore e gli occhi dei ragazzi che come sempre si sono dati da fare. Ad affiancare gli studenti delle classi terze è stato presente il cartografo Lorenzo Lanza.
Un gruppetto, non ancora stanco, ha proseguito per ulteriori 200 metri di dislivello, raggiungendo i 1876 metri dell’Alpe Fontanelle. Il tempo è stato clemente ma un po' di “nebbiolina" ha impedito la visione del panorama. Come sempre sono stati ripristinati due percorsi. Un gruppo è partito da Piaro 1000mt. e passando da Tegge del Campello 1400mt. e Tegge del Castelletto 1538mt. è arrivato a Tegge Del Campo 1616 mt. I ragazzi di questo gruppo si sono trovati di fronte a rami ed arbusti da tagliare. Il secondo gruppo è invece partito da Forgnengo 900mt. e, passando per il Sentiero dei Faggi, sono arrivati sempre a #TeggeDelCampo. Questi si sono dovuti cimentare a ripulite i boschi dai rami secchi spioventi e costruire ometti in pietra. In previsione si sta organizzando un’uscita di due giorni al rifugio Delfo e Agostino Coda sullo spartiacque tra il Biellese e la Valle d’Aosta.
L’iniziativa sta riscuotendo grande successo ed è seguitissima su Facebook. Tantissimi sono i commenti degli internauti che spronano a far sempre di meglio e di più. L’obiettivo è far conoscere ai giovani la montagna biellese e trasmettere loro un patrimonio di conoscenze che non può andare disperso.