Selve Marcone multato per i rifiuti
La legge imponeva di raggiungere il 60% di differenziazione dei rifiuti, nel senso che, su 100 scarti prodotti, 60 dovevano rigorosamente finire nei cassonetti “specializzati”. Ma Selve Marcone, nel 2012, non ne è stato capace. E così, a causa del suo modesto 23,3% di differenziazione, pari a un terzo di quanto era previsto, il paese è stato bacchettato dalla Provincia per il mancato raggiungimento degli obblighi di legge. La sanzione inflitta dagli uffici provinciali ammonta, cifre alla mano, a 1.004,40 euro, comprensivi dei 16.50 euro di spese di procedimento, che saranno tuttavia ridotti a 334,80 euro (più le spese) grazie alla procedura conciliativa resa possibile dal pagamento entro 60 giorni. Il versamento del totale, pari a 351,30 euro, sarà quindi effettuato dal Comune entro il prossimo 27 luglio.
«Si tratta di un problema ben noto e comune a molti piccoli paesi - afferma il sindaco Maurizio Delsignore (foto), che nel 2012 non ricopriva la carica di “primo cittadino” -. Il problema è che a Selve Marcone è impossibile attuare la raccolta porta a porta a causa degli alti costi che questa comporterebbe. Abbiamo valutato di domiciliare la raccolta dell’umido, ma anche qui si tratta di spese eccessive». Risultato: nonostante il paese conti un’alta percentuale di differenziazione del verde, l’uso dei cassonetti della differenziata sulle strade ancora non è stato del tutto interiorizzato. «Dobbiamo necessariamente attivare una serie di iniziative di sensibilizzazione - conclude il sindaco -. Faremo incontri e manderemo lettere, spiegando che differenziare è importante. I cittadini devono sapere che la multa ricade sul loro portafogli, perché finisce in bollettazione. Non differenziare significa rimetterci di tasca propria».