Scuola, l’Iti è ancora senza la sua palestra

Scuola, l’Iti è ancora senza la sua palestra
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BIELLA - Problema di spazi risolti, per le scuole biellesi. Che restano “spezzatino”, ma potranno offrire agli studenti locali adeguati. Questo il primo riscontro all’indomani dell’incontro tra i presidi degli istituti cittadini e il presidente della Provincia, Emanuele Ramella Pralungo, tenutosi poco prima dello scorso fine settimana. Un incontro che sancisce un “nulla di fatto” per un eventuale accordo tra l’ente e le scuole, circa gli orari non coincidenti delle lezioni e del giro Atap, e che apre invece a un'altra questione, che riguarda stavolta la palestra dell’Iti “Q. Sella”. 

«L’istituto “Bona” e il Liceo Scientifico condivideranno la palazzina di via Cavour, a Biella. Il Classico ha ottenuto, per le classi in esubero, aule a Città Studi. Resta aperto il problema della non agibilità della palestra “Marucca” dell’Iti», è il resoconto di Emanuele Ramella Pralungo. Saranno, pertanto, 14  - fa sapere la preside, Raffaella Miori - le classi del “Bona” che “conviveranno”, come da tempo, con 9 classi dello Scientifico, quest’anno identificate  - conferma il vicepreside del liceo, Giuseppe Trimboli - in quelle del Liceo delle Scienze Umane, indirizzo “economico-sociale”. Quanto al “G. & Q. Sella”, saranno 4 le classi che saranno ospitate a Città Studi, nella sede dell’Iti. «Di certo, sarà una convivenza nella quale ci troveremo molto bene», anticipa il preside Gianluca Spagnolo.

Chi, come l’Iti, non ha problemi di spazio e può permettersi di offrirne, quest’anno presenta però un problema che al preside Spagnolo sta a cuore e vorrebbe risolvere con una proposta, ora al vaglio della Provincia. Da novembre infatti, a causa delle forti piogge che hanno colpito la città, la palestra “Marucca” verte in stato di inagibilità. E gli studenti dell’Iti hanno proseguito l’anno scolastico andando a piedi al PalaPajetta. Ma da settembre il preside chiede una soluzione, che non porti i ragazzi a uscire con il maltempo e percorrendo a piedi la distanza fio al palazzetto dello sport: «Il proprietario della palestra, il Comune di Biella, non ha ancora provveduto a sistemarla. La mia proposta sarebbe quella di istituire un bus navetta, che parta dalla scuola per due o tre classi a volta, o trovare un bus di linea che passi nella vicina fermata, per portare le classi nella nostra vecchia palestra di Città Studi. Non voglio incidere sul bilancio della Provincia, ma le ore di educazione fisica devono essere svolte per legge. E l’Iti rischia di avere 14 classi che non la possano fare. Allo stesso tempo, non è salutare chiedere agli studenti di andare a piedi con il freddo». E se la palestra di Città Studi non fosse disponibile? Gianluca Spagnolo ha pensato anche a questo. Il tragitto alternativo della navetta potrebbe portare a un’altra scuola cittadina: «Il Classico ha già fatto sapere che, con i dovuti accorgimenti per incastrare la disponibilità, metterebbe a disposizione la sua palestra per noi».

Non pare ci sia soluzione, invece, per il giro scuole Atap, i cui orari non coincidono con quelli della fine delle lezioni del “Bona” e dei due licei. Emanuele Ramella Pralungo resta fermo sulla posizione. I presidi anche: «Non credo si trovi un punto di incontro - la considerazione di Raffaella Miori-. Confido si possa trovare una soluzione dopo il periodo di prova, apportando magari qualche modifica agli orari».

Giovanna Boglietti

BIELLA - Problema di spazi risolti, per le scuole biellesi. Che restano “spezzatino”, ma potranno offrire agli studenti locali adeguati. Questo il primo riscontro all’indomani dell’incontro tra i presidi degli istituti cittadini e il presidente della Provincia, Emanuele Ramella Pralungo, tenutosi poco prima dello scorso fine settimana. Un incontro che sancisce un “nulla di fatto” per un eventuale accordo tra l’ente e le scuole, circa gli orari non coincidenti delle lezioni e del giro Atap, e che apre invece a un'altra questione, che riguarda stavolta la palestra dell’Iti “Q. Sella”. 

«L’istituto “Bona” e il Liceo Scientifico condivideranno la palazzina di via Cavour, a Biella. Il Classico ha ottenuto, per le classi in esubero, aule a Città Studi. Resta aperto il problema della non agibilità della palestra “Marucca” dell’Iti», è il resoconto di Emanuele Ramella Pralungo. Saranno, pertanto, 14  - fa sapere la preside, Raffaella Miori - le classi del “Bona” che “conviveranno”, come da tempo, con 9 classi dello Scientifico, quest’anno identificate  - conferma il vicepreside del liceo, Giuseppe Trimboli - in quelle del Liceo delle Scienze Umane, indirizzo “economico-sociale”. Quanto al “G. & Q. Sella”, saranno 4 le classi che saranno ospitate a Città Studi, nella sede dell’Iti. «Di certo, sarà una convivenza nella quale ci troveremo molto bene», anticipa il preside Gianluca Spagnolo.

Chi, come l’Iti, non ha problemi di spazio e può permettersi di offrirne, quest’anno presenta però un problema che al preside Spagnolo sta a cuore e vorrebbe risolvere con una proposta, ora al vaglio della Provincia. Da novembre infatti, a causa delle forti piogge che hanno colpito la città, la palestra “Marucca” verte in stato di inagibilità. E gli studenti dell’Iti hanno proseguito l’anno scolastico andando a piedi al PalaPajetta. Ma da settembre il preside chiede una soluzione, che non porti i ragazzi a uscire con il maltempo e percorrendo a piedi la distanza fio al palazzetto dello sport: «Il proprietario della palestra, il Comune di Biella, non ha ancora provveduto a sistemarla. La mia proposta sarebbe quella di istituire un bus navetta, che parta dalla scuola per due o tre classi a volta, o trovare un bus di linea che passi nella vicina fermata, per portare le classi nella nostra vecchia palestra di Città Studi. Non voglio incidere sul bilancio della Provincia, ma le ore di educazione fisica devono essere svolte per legge. E l’Iti rischia di avere 14 classi che non la possano fare. Allo stesso tempo, non è salutare chiedere agli studenti di andare a piedi con il freddo». E se la palestra di Città Studi non fosse disponibile? Gianluca Spagnolo ha pensato anche a questo. Il tragitto alternativo della navetta potrebbe portare a un’altra scuola cittadina: «Il Classico ha già fatto sapere che, con i dovuti accorgimenti per incastrare la disponibilità, metterebbe a disposizione la sua palestra per noi».

Non pare ci sia soluzione, invece, per il giro scuole Atap, i cui orari non coincidono con quelli della fine delle lezioni del “Bona” e dei due licei. Emanuele Ramella Pralungo resta fermo sulla posizione. I presidi anche: «Non credo si trovi un punto di incontro - la considerazione di Raffaella Miori-. Confido si possa trovare una soluzione dopo il periodo di prova, apportando magari qualche modifica agli orari».

Giovanna Boglietti

 

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