Scuola d’innovazione, arriva il ricorso

Scuola d’innovazione, arriva il ricorso
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BIELLA - «O ci verrà garantito che la scuola innovativa che abbiamo immaginato all’interno dell’ex Atap verrà presa in considerazione nella graduatoria nazionale, visto che in Piemonte il nostro progetto era quello che aveva raccolto il maggiore punteggio, o a inizio luglio adiremo per vie legali contro il Ministero». Il presidente della Provincia, Emanuele Ramella Pralungo non usa mezzi termini per difendere il finanziamento da 11 milioni su cui il Biellese fa affidamento ma che in Regione sono stati fondamentalmente bloccati. E’ proprio di questi giorni la firma di un decreto del presidente con cui si dà mandato ai dirigenti di individuare un legale a cui affidare l’incarico di difendere gli interessi del territorio. «E lo faremo puntando in alto - sottolinea Ramella Pralungo - ossia impugnando la graduatoria nazionale se non ci verrà riconosciuto quando avevamo conquistato sul campo».

Il rischio dell’operazione che partirà da Biella ai primi di luglio se non giungeranno rassicurazioni sulla scuola d’innovazione da realizzare all’interno del complesso dell’ex Atap in viale Macallé potrebbe essere devastante. Perché un eventuale ricorso contro il Ministero potrebbe portare al blocco dei finanziamenti anche per tutti gli altri istituti d’Italia che si sono aggiudicati i finanziamenti. «Qui è in ballo un interesse territoriale forte - conclude Ramella Pralungo - ed è compito del presidente della Provincia difenderlo. Ora attenderemo qualche giorno poi, se non capiterà nulla, partiremo con l’azione legale». La partita, insomma, è tutt’altro che chiusa, anzi, è probabilmente appena iniziata.
Enzo Panelli

BIELLA - «O ci verrà garantito che la scuola innovativa che abbiamo immaginato all’interno dell’ex Atap verrà presa in considerazione nella graduatoria nazionale, visto che in Piemonte il nostro progetto era quello che aveva raccolto il maggiore punteggio, o a inizio luglio adiremo per vie legali contro il Ministero». Il presidente della Provincia, Emanuele Ramella Pralungo non usa mezzi termini per difendere il finanziamento da 11 milioni su cui il Biellese fa affidamento ma che in Regione sono stati fondamentalmente bloccati. E’ proprio di questi giorni la firma di un decreto del presidente con cui si dà mandato ai dirigenti di individuare un legale a cui affidare l’incarico di difendere gli interessi del territorio. «E lo faremo puntando in alto - sottolinea Ramella Pralungo - ossia impugnando la graduatoria nazionale se non ci verrà riconosciuto quando avevamo conquistato sul campo».

Il rischio dell’operazione che partirà da Biella ai primi di luglio se non giungeranno rassicurazioni sulla scuola d’innovazione da realizzare all’interno del complesso dell’ex Atap in viale Macallé potrebbe essere devastante. Perché un eventuale ricorso contro il Ministero potrebbe portare al blocco dei finanziamenti anche per tutti gli altri istituti d’Italia che si sono aggiudicati i finanziamenti. «Qui è in ballo un interesse territoriale forte - conclude Ramella Pralungo - ed è compito del presidente della Provincia difenderlo. Ora attenderemo qualche giorno poi, se non capiterà nulla, partiremo con l’azione legale». La partita, insomma, è tutt’altro che chiusa, anzi, è probabilmente appena iniziata.
Enzo Panelli

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