Scatta la rivoluzione 118, è caos

Scatta la rivoluzione 118, è caos
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Mancano pochi, anzi, pochissimi giorni alla rivoluzione del settore emergenze. Da lunedì i medici del 118 che hanno accettato la mobilità volontaria finiranno col dipendere dall’Asl di Novara, individuata dalla Regione come il punto di riferimento per la gestione di quadrante di questo delicato settore.

 Dopo il trasferimento della centrale operativa, avvenuto sotto la giunta Cota, Biella perde definitivamente le responsabilità sull’organizzazione del servizio. Con un aspetto preoccupante. Perché degli attuali 11 medici in organico al 118 di Biella, solamente tre hanno passeranno a Novara. Gli altri otto saranno invece ricollocati all’interno dell’Asl di Biella, probabilmente a supporto del Pronto Soccorso, sempre bisognoso di personale medico esperto in emergenze.

Al momento attuale all’Asl di Biella non si sa nulla sulla futura organizzazione del servizio emergenze che deve essere pianificato da Novara. A pochi giorni dalla “rivoluzione”, che scatterà per i medici il primo di settembre, non sono infatti giunte comunicazioni sulla sostituzione degli otto medici che hanno deciso di non accettare la mobilità volontaria o non hanno i requisiti contenuti nel bando lanciato dall’Asl di Novara.

Infermieri.  Il bando di mobilità volontaria per i medici è solo il primo passo per il totale trasferimento del personale 118 a Novara. Dal primo di gennaio del 2015, infatti, toccherà anche agli infermieri. Che, attraverso le organizzazioni sindacali hanno già fatto sapere tutto il loro malcontento per questo tipo di prospettiva. Soprattutto perché, una volta che verranno a mancare i requisiti fisici richiesti per un lavoro altamente usurante come quello che ricoprono, rimarranno dipendenti dell’Asl di Novara, che dovrà procedere a ricollocarli. Una prospettiva che spaventa molti visto che difficilmente potrebbero tornare a lavorare a Biella. Su questo le sigle sindacali stanno lavorando.

La politica.  L’ex consigliere regionale del Pd, Wilmer Ronzani, molto critico sin da subito sullo spostamento delle emergenze a Novara, dice: «Questo è il risultato di una riorganizzazione del 118 priva di senso e del rifiuto dell'attuale assessore regionale alla Sanità di sospendere la famigerata delibera sulla mobilità del personale medico; una riorganizzazione che sacrifica la qualità del servizio, privandolo di quelle professionalità che avevano contribuito a trasformarlo in una eccellenza della sanità biellese. Una riorganizzazione che nella passata legislatura era stata contrastata con forza da tutti i gruppi delle opposizione, a partire proprio dal pd che di questa giunta e' di gran lunga il principale partito ed esprime proprio l'Assessore alla Sanità. A farne le spese saranno i cittadini e il servizio del 118». L’attuale consigliere regionale del Pd, Vittorio Barazzotto, incontrerà il direttore della sanità piemontese Fulvio Moirano, insieme a una delegazione del personale 118, per discutere del servizio venerdì 5 settembre.
 Enzo Panelli

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